i dodici mesi più difficili

Covid, un anno fa iniziava l'incubo in Italia con il ricovero della coppia cinese allo Spallanzani

Marito e moglie venivano da Wuhan: il tampone confermò il timore peggiore, avevano il Sars-Cov-2

Sembra passata un'eternità, ma è "solo" un anno. Dodici mesi esatti da quando l'Italia scoprì di avere il "mostro" in casa. A rivelarlo a 60 milioni di cittadini fu il premier Conte il 31 gennaio: "Primi due casi accertati in Italia, sono turisti cinesi". Sì, perché la sera del 30 gennaio, un uomo (67 anni) e una donna (66), sposati, erano stati ricoverati allo Spallanzani di Roma. Avevano sintomi, provenivano da Wuhan. Il tampone diede la conferma: avevano contratto il Sars-Cov-2, fino a quel momento ancora sconosciuto in Italia e in Europa.

Quel giorno, il 30 gennaio, iniziò il calvario della coppia cinese. Durò due settimane, poi il lento miglioramento, l’uscita dalla terapia intensiva e dalla sedazione. Il 19 marzo, finalmente, le dimissioni. Molte migliaia di persone, da quel momento in poi, vivranno incubi ancor peggiori. Molti perderanno la vita. Oltre 87mila solo in Italia, e solo fino ad oggi. Il bilancio, purtroppo, crescerà ulteriormente. Tutto per quel maledetto virus, il Sars-Cov-2, che solo il vaccino può sconfiggere.

A far capire quale destino ci fosse toccato in sorte, erano stati proprio i due coniugi cinesi, che venivano proprio dalla provincia di Wuhan, erano sbarcati a Malpensa la settimana prima, e avevano viaggiato da turisti su e giù per l’Italia. Sigillata e igienizzata la stanza all’Hotel Palatino, nel cuore di Roma, dove avevano soggiornato, era scattata la paura. Che di lì a poco sarebbe diventata psicosi. Il giorno dopo veniva dichiarato lo stato d’emergenza e bloccati i voli da e per la Cina. Poi inizieranno altri ricoveri, i bollettini quotidiani della Protezione Civile, i Dpcm, le zone rosse, i lockdown, le mascherine, le scuole chiuse. Milioni di vite stravolte, fino ad arrivare (faticosamente) ad oggi. Sembra passata un'eternità, ma è trascorso solo un anno.