Da giovedì saliranno al Colle per le consultazioni i primi gruppi parlamentari tra cui Italia Viva, che starebbe già pensando di indicare come premier Luigi Di Maio. Una mossa che tenta di mettere in crisi la maggioranza che da giorni punta sul Conte ter. "Noi non ci caschiamo ma, ad essere maliziosi, viene da pensare che questa operazione sia pensata da chi ha come obiettivo finale quello di arrivare a un governo tecnico...", affermano fonti del M5s.
"Qualcuno, da fuori, cerca di dividerci" "Luigi è una figura di riferimento e una risorsa per il Movimento, ma mettere in mezzo il suo nome in questo modo e in questo momento è un chiaro tentativo di delegittimarlo" mettendolo contro Conte, spiegano. "Il M5s è compatto intorno alla figura del premier ma è evidente che, da fuori, qualcuno sta cercando di dividerci", sottolineano.
Patuanelli: "Mai contro Conte"Anche il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli rimanda al mittente i tentativi di invalidare la figura dal presidente del Consiglio dimissionario: "Pensano di poterci usare contro Conte, si sbagliano", afferma.
Crimi: "E' la nostra figura di riferimento" "Il nome del presidente Conte rappresenta la figura di riferimento e di garanzia in grado di consentire la nascita di un nuovo esecutivo". E' ciò che ha ribadito il capo politico pentastellato Vito Crimi incontrando i capigruppo e vicecapigruppo di Camera e Senato.
Di Battista: "Di Maio premier? Una boutade per avvelenare i pozzi" "Se Renzi propone Di Maio premier? Luigi ha avuto due occasioni per farlo e ha sempre messo da parte aspirazioni anche legittime per il bene del Movimento, direbbe di no". Lo dice l'ex parlamentare del M5s, Alessandro Di Battista, aggiungendo: "Si tratta di una boutade per avvelenare i pozzi". E sulla formazione del nuovo governo, afferma: "Per me, non tanto gli esponenti di Iv, ma Matteo Renzi deve restare fuori".
Anche il Pd blinda il premier La direzione nazionale riunita in via telematica ha espresso all'unanimità un voto favorevole sulla relazione del segretario Nicola Zingaretti. Alla delegazione dem viene quindi dato il mandato di proporre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il nome di Giuseppe Conte per l'incarico di formare un nuovo governo.
Il senatore Vitali ci ripensa: non sosterro' Conte Intanto rientra il caso Vitali in Forza Italia, che aveva annunciato di lasciare il partito per passare al gruppo degli "Europeisti", dopo Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, e così sostenere Conte. Il senatore ha fatto marcia indietro, precisando: "Non passo più con Conte. Resto nel centrodestra’’.