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Italia magica: i luoghi più belli che l'Unesco ci invidia 

Due nuove nomine “immateriali” che riguardano l’artigianato veneziano e la Reggia di Venaria in Piemonte

Sono ben 69 i riconoscimenti Unesco per l’Italia

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Agrigento
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Su Nuraxi
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Pisa
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Pompei
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Siena
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Graffiti della Val Camonica
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Villa Adriana

Sono 69 i riconoscimenti Unesco del patrimonio culturale italiano, di cui 55 iscritti nella lista del patrimonio mondiale e 14 nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità. Il record è stato raggiunto con due curiose new entry: l’Arte delle perle di vetro veneziane e l’Arte musicale dei suonatori di corno da caccia della Reggia di Venaria in Piemonte.

L'UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto un totale di 1121 siti (869 siti culturali, 213 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo. Attualmente l'Italia e la Cina sono le nazioni che detengono il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità con ben 55 siti Patrimonio dell'umanità. Seguono la Spagna (48 ), la Germania (46) e la Francia (45).

Paesaggi culturali  - Per l'Italia, di questi 55 siti, oltre a quelli celeberrimi come la Piazza dei Miracoli a Pisa o il centro storico di Firenze, 5 sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 50 siti del Patrimonio Mondiale, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Il primo sito Unesco in Val Camonica - Il primo sito a essere dichiarato patrimonio dell’umanità fu, nel 1979, la Val Camonica con il suo incredibile museo a cielo aperto di incisioni preistoriche; l’anno dopo fu il turno di Roma e del suo centro storico, miniera inesauribile di meraviglie; poi, un anno dopo l’altro Firenze, Venezia, Pisa, San Gimignano, Matera, Vicenza, Siena e Napoli. Ma ecco negli anni ’90 la città preistorica di Su Nuraxi in Sardegna, Aquileia con la sua antica Basilica, Villa Adriana di Tivoli, il centro storico di Urbino. Più recenti le nomine dei Palazzi dei Rolli di Genova, Mantova e Sabbioneta, i siti dei Longobardi con Brescia e Cividale, i Giardini Medicei e le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

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