Omaggio a Milano

Jo Squillo: Giorgio Armani Privé, la collezione Haute Couture per l'estate 2021

Sono le collezioni a raccontare il percorso di Giorgio Armani, il suo senso della libertà, l’indipendenza dai gusti del momento. E in questa collezione Privé, che per la prima volta viene presentata a Palazzo Orsini, il cuore del suo atelier milanese dove gli abiti nascono e prendono forma, si può leggere un desiderio di perfezione, un piacere della luce e dei colori che trasmette alle giovani generazioni l’estetica profonda dell’Alta Moda.

Tra fluidità e qualità delle proporzioni, gli opposti si alternano e si fondono. Giacche disegnate sul corpo e delicati abiti-sottoveste ricamati, sensuali tuniche scivolate di satin e abiti voluminosi ricoperti di cristalli. Tessuti gessati dalla texture maschile e lamé dai riflessi oro grigio, raso e organza, tulle e seta lavata, definita da balze e tocchi di velluto blu notte: un imprevisto splendore autunnale sulla leggerezza estiva. Rosso magenta e verde acqua, blu di prussia e blu cobalto, grigio e greige.

Su tutto risplende il bagliore improvviso di microcristalli e paillettes che rivelano l’esercizio di abilità artigianale e l’accuratezza nell’esecuzione. Ricami floreali su tulle sfumano delicatamente i colori.

Uno studio quasi geometrico delle scollature declina spiritosamente gli abiti. Tutto è leggerezza. Tutto è colore, e una gioia nuova.

Contrariamente a quanto desiderato, a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, la sfilata si è svolta a porte chiuse e in assenza di pubblico ed è stata trasmessa in video come parte del calendario della haute couture parigina. Lo streaming della sfilata è stato inoltre diffuso attraverso i canali social del marchio. Giorgio Armani continua quindi il suo dialogo con il grande pubblico che ha potuto avvicinarsi alla magia della moda e della sua espressione più alta, come aveva già fatto nel 2007 quando, per la prima volta in assoluto, poté assistere alla sfilata trasmessa in live streaming da Parigi. “la couture è radicata nella storia della moda. Rappresenta l’apice della creatività e dell’abilità sartoriale ma è un mondo disponibile solo per pochi. Oggi, per mezzo della democrazia di internet, siamo in grado di offrire un posto in prima fila a tutti”, aveva commentato lo stilista.