Conte si è dimesso: mezz'ora di dialogo con Mattarella | Al via le consultazioni, Centrodestra: "No al Ter" | In Senato il gruppo dei Responsabili
M5S, Pd e Leu indicheranno il premier uscente. IV non farà nomi, Renzi: "Adesso un esecutivo di legislatura ed europeista". Il senatore De Falco annuncia la nascita di un gruppo a Palazzo Madama: "Siamo una decina"
M5S, Pd e Leu faranno il nome di Giuseppe Conte, Italia Viva senza alcuna indicazione, Centrodestra unito nel chiedere un governo "solido" e non "raccogliticcio", altrimenti (soprattutto per Fratelli d'Italia) meglio votare. Questo in attesa dei possibili "volenterosi-costruttori", al momento non ancora pervenuti. Nel giorno delle dimissioni del premier Giuseppe Conte, e alla vigilia dell'avvio delle consultazioni (che dureranno fino a venerdì) del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questi sono gli 'schieramenti' che si presenteranno al Quirinale.
Il presidente del Consiglio uscente, rientrato a Palazzo Chigi dopo gli incontri con Mattarella e con i presidenti delle Camere, Elisabetta Casellati (Senato) e Roberto Fico (Camera dei deputati), è al lavoro per cercare di far decollare i nuovi gruppi, la "quarta gamba" della ipotetica nuova maggioranza che darebbe vita al "Conte ter". Ma al momento l'operazione sembra bloccata, nonostante il senatore De Falco abbia affermato che circa "una decina" di senatori siano pronti a costituire un nuovo gruppo al Senato (gruppo al quale, però, al momento non vi sono più adesioni di quelle già registrate - singolarmente - nel voto di fiducia che la "vecchia maggioranza" aveva ottenuto settimana scorsa con 156 voti favorevoli, non sufficienti per la maggioranza assoluta, a quota 161). Il gruppo ha scelto di chiamarsi "Europeisti-Maie-Centro Democratico".
E allora per Giuseppe Conte la strada resta in salita. Ottenere un nuovo incarico senza numeri più consistenti potrebbe essere più difficile, nonostante la posizione dei partiti che lo sostengono non sia cambiata. Nel MoVimento Cinque Stelle si continua a dire che Conte è l'unica opzione, "l'unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza". Vito Crimi ha ringraziato Conte "per l'enorme contributo che ha dato al Paese e che, ne siamo certi, può ancora dare". Anche il Partito Democratico, pronto a riunire la direzione, indicherà Conte, considerato "un punto di sintesi ed equilibrio". Ma, si evidenzia, "la crisi ora è nelle buone mani del capo dello Stato. È chiaro che nessuno potrà mettere veti".
C'è poi la posizione di Italia Viva, che ha fatto nascere la crisi ritirando due ministre e non votando la fiducia al governo. IV si presenterà al Colle senza indicare un nome. Matteo Renzi ha affermato che adesso nascerà "un esecutivo di legislatura ed europeista".
Il Centrodestra, invece, resta compatto. In un vertice a tre, infatti, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno deciso che saliranno al Colle con un'unica delegazione. Le posizioni dei tre partiti (Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) sarà da valutare alla "lunga". Forza Italia, infatti, vedrebbe di buon occhio un esecutivo europeista di "salvezza nazionale", mentre Fdi (e in parte anche la Lega) preferirebbe il voto.
Tre giorni di consultazioni - Le consultazioni al Colle dureranno tre giorni (da mercoledì a venerdì) e saranno "stravolte" causa Covid. Nel rispetto delle disposizioni vigenti sull’emergenza epidemiologica, infatti, le consultazioni saranno in diretta streaming sul canale Youtube della Presidenza della Repubblica e sul sito www.quirinale.it. Su richiesta dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa Parlamentare si è deciso di ammettere un numero ristretto di giornalisti (senza telecamere) per seguire le dichiarazioni dei gruppi parlamentari e per rivolgere loro eventuali domande. In tal senso si è deciso di procedere mediante sorteggio.