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Lombardia, votata in Regione una "mozione di censura" nei confronti di Speranza per la zona rossa: chiesto al governo il risarcimento danni

La nota: "Vogliamo censurare il ministro per i danni causati alla popolazione, il governo dovrà ripagare fino all'ultimo centesimo in tempi rapidi". Fontana: "Aspettiamo con fiducia il giudizio del Tar, contro di noi uscite a orologeria"

Ansa

La Regione Lombardia ha approvato una mozione in cui "censura" l'operato del ministro della Salute, Roberto Speranza, e "chiede un risarcimento danni al governo a seguito dell'errata classificazione della Lombardia in zona rossa". Per i capigruppo della maggioranza in Consiglio regionale, che hanno presentato la mozione, "gli errori e le menzogne dell'esecutivo hanno danneggiato milioni di lombardi. Sull'istituzione della zona rossa - affermano - sia fatta chiarezza sulle responsabilità". Le opposizioni, dopo una lunga giornata di plateali proteste, non erano in aula al momento del voto.

Il documento, firmato da tutti i capigruppo del centrodestra, è stato votato in chiusura di una giornata in cui la seduta del Consiglio è stato sospeso più volte per le proteste dell'opposizione, che ha finito per lasciare i lavori dell'Aula in protesta per la mancata diffusione della Regione di "dati disaggregati della pandemia in Lombardia e per la difficoltà di accesso agli atti".

Zona rossa, bagarre al Pirellone: cartelli contro Fontana, un consigliere si inginocchia per protesta

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Bagarre in Aula al Pirellone subito dopo il discorso del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in seguito alle polemiche sulla zona rossa per "errore". Il consigliere Michele Usuelli, di +Europa, si è polemicamente inginocchiato davanti a Fontana, chiedendo che i dati disaggregati sulla pandemia fossero resi pubblici. "Dato che non so più come chiederlo, ve lo chiedo in ginocchio", ha detto.  Un comportamento che ha provocato l'immediata reazione dei consiglieri di M5s e Pd, che hanno esposto dei cartelli ("Verità per i lombardi", "Basta bugie", "Ora basta", "La zona rossa è colpa vostra"), chiedendo le dimissioni della giunta. Prima dell'inizio della seduta il consigliere regionale del Pd, Pietro Bussolati, ha consegnato polemicamente un pallottoliere a Fontana.   LEGGI ANCHE >> Fontana a Tgcom24: "Abbiamo sempre fornito dati in maniera corretta e trasparente"

"L'ordinanza del Ministero della Salute che ha confinato la nostra regione in zona rossa - hanno affermato oggi i capigruppo - ha causato danni enormi a milioni di lombardi sulla base di un clamoroso errore di valutazione. Il presidente Fontana ha contestato sin da subito tale classificazione e l`assessore Moratti chiese 48 ore di tempo per un confronto con i tecnici; tale richiesta è stata ignorata dal ministro Speranza. Solo dopo il ricorso al Tar da parte di Regione Lombardia l`esecutivo è tornato sui suoi passi, sconfessando la sua stessa ordinanza tramite un vergognoso scaricabarile, nel tentativo assurdo di attribuire alla Regione le responsabilità dei loro sbagli".

"Questo Governo - prosegue la nota diffusa oggi - con i suoi errori e le sue menzogne, ha messo in ginocchio milioni di cittadini lombardi. Oggi vogliamo censurare il ministro Speranza per i danni che ha causato alla popolazione, danni che il governo dovrà ripagare fino all'ultimo centesimo in tempi rapidi. Infine - conclude la nota - per fare emergere la verità su questa sgradevole vicenda, chiediamo un tavolo tecnico tra governo e Regioni per rendere oggettivi e trasparenti i criteri di valutazione con cui vengono definiti i gradi di rischio pandemico, e la conseguente collocazione delle regioni nelle diverse classi di rischio".

Fontana: "Aspettiamo con fiducia il giudizio del Tar, contro di noi uscite a orologeria" Intanto il presidente Fontana ha chiarito che la Lombardia aspetta "con fiducia il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi". E all'Iss, che in un comunicato parlava di 54 segnalazioni di errori inviate alla Lombardia da maggio, replica con durezza: "In difficoltà per proprie mancanze, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, cioè il malfunzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt". Fontana parla poi di "uscite a orologeria" per "colpire la Lombardia. Non solo dal governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Iss".

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