Per il commissario alla Salute Ue, Stella Kyriakides, il "calendario di consegne dei vaccini di AstraZeneca non è accettabile": "l'Ue è pronta a compiere ogni azione per proteggere i cittadini". Il viceministro Sileri ha fatto sapere che il problema con Pfizer "è superato". Ma intanto l'avvocatura di Stato ha inviato una diffida all'azienda. A Varese il primo caso in Italia di variante brasiliana. Moderna: nostro vaccino efficace per ogni ceppo. E il titolo vola a Wall Street: +12% e incremento di 6miliardi di capitalizzazione in un giorno.
I timori dell'Unione Europea sui tagli annunciati dalla società farmaceutica di Oxford sono quindi ora diventati sospetti. Le risposte fornite dall'azienda nelle riunioni che si susseguono non hanno convinto la Commissione, che ora vuole "sapere quante dosi sono state prodotte, dove e a chi sono state consegnate". Per questo l'Ue ha annunciato azioni legali e punta a mettersi al sicuro per il futuro, con l'istituzione di un registro di trasferimenti dei vaccini fuori dall'Unione.
L'obiettivo dello "schema di trasparenza", che Bruxelles conta di attivare entro una settimana, sarà capire se le case produttrici stiano consegnando altrove i vaccini destinati ai Paesi dell'Europa. Il provvedimento, inoltre, introdurrebbe di fatto un obbligo di autorizzazione sull'export dei vaccini al livello Ue.
L'avvocatura di Stato presenta un esposto contro Pfizer Sugli aspetti legali l'Italia ha già mosso i primi passi. Nonostante il viceministro alla Salute Sileri abbia parlato di "problema risolto" con Pfizer dato che "consegneranno già nella prossima settimana il numero di dosi attese", l'Avvocatura dello Stato ha presentato per conto del Commissario Straordinario, Domenico Arcuri, un esposto contro l'azienda. Nelle ultime due settimane Pfizer ha distribuito infatti prima il 29%, poi il 20% di fiale in meno.
Toccherà ora capire quanto possano essere efficaci le contestazioni mosse a Pfizer: nel contratto sarebbero menzionate le quantità di dosi e non quelle delle fiale (da cui ora è possibile estrarre una dose in più dopo il via libera dell'Ema), così come le penali sarebbero applicabili esclusivamente sulle forniture trimestrali e non su quelle settimanali.
L'azione europea contro AstraZeneca Contro i ritardi di AstraZeneca, le cui prime consegne dopo il via libera dell'Ema arriveranno in Italia soltanto il 15 febbraio e sono state sottostimate ora a 3,4 milioni di dosi (per il primo trimestre), si è mobilitata invece l'Europa. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha parlato al telefono con l'A.d. dell'azienda, Pascal Claude Roland Soriot, ricordando che l'Ue si attende "una consegna nei tempi previsti" dei vaccini.
Arcuri: "Ancora possibile imminutià di gregge entro fine autunno"In Italia sono intanto arrivati i primi "vassoi" di dosi, distribuiti attraverso un meccanismo di solidarietà attivato dal governo, in accordo con le Regioni, per rifornire i centri che sono a corto di fiale. Nelle prossime ore è previsto l'arrivo di circa 406mila nuove dosi da Pfizer (circa 455mila quelle annunciate per questi giorni) e 66mila da Moderna: in tutto dovrebbero essere mezzo milione entro mercoledì.
"Non perderei la speranza di raggiungere alla fine dell'autunno l'immunità di gregge", commenta Arcuri confidando sull'arrivo di ulteriori vaccini, a partire da quelli di Johnson & Johnson, che potrebbero essere approvati a breve. In attesa che l'arrivo delle dosi di AstraZeneca possa mettere in moto la campagna vaccinale di massa, i territori cominciano ad organizzarsi: dopo il Piemonte, anche la Lombardia ha sottoscritto un accordo per le somministrazioni in farmacia.
A Varese primo caso di variante brasiliana Intanto a Varese è stato individuato il primo caso in Italia di variante brasiliana: il virus è stato isolato in un uomo rientrato dal Paese carioca. L'Iss è in attesa del campione per poter completare la sequenza dell'intero genoma e, se fosse confermato, sarebbe il primo in Italia.
Moderna: "Nostro vaccino efficace contro le varianti" Sull'efficacia del vaccino contro le mutazioni del virus è arrivato l'annuncio della casa farmaceutica americana Moderna, che per contratto dovrà fornire all'Italia 10,768 milioni di dosi. Moderna testerà una dose aggiuntiva di richiamo del suo vaccino (mRNA-1273) per studiare la capacità di aumentare la risposta immunitaria contro le varianti. In totale quindi le dosi da utilizzare, una volta conclusa questa sperimentazione, diventerebbero 3.
Stephane Bancel, chief executive officer di Moderna ha spiegato che il vaccino "nella versione attuale è efficace per garantire la protezione dalla variante Sudafricana, ma in misura minore rispetto alla risposta del sistema immunitario ottenuta contro la variante inglese. Contro la variante Sudafrica si è riscontrata 'una riduzione di sei volte dei titoli anticorpali neutralizzanti'. Ma i livelli rimangono al di sopra dei valori che ci si aspetta siano protettivi".