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Covid, il contratto Pfizer: dalle penali non automatiche alle sei dosi per fiala

Dalle carte secretate, firmate da Ue e case farmaceutiche, emerge come le sanzioni siano applicabili "esclusivamente su forniture trimestrali e non settimanali". E intanto spunta un accordo parallelo tra Germania e BioNTech

Sei dosi di vaccino anti-Covid invece di cinque per ogni fiala e penali che non scattano in maniera automatica in caso di inadempienze: è quanto si legge nel contratto firmato da Pfizer e Ue. Dalle carte secretate emerge come le sanzioni siano applicabili "esclusivamente su forniture trimestrali e non settimanali". L'8 gennaio, inoltre, la multinazionale ha cambiato i termini del patto, ottenendo dall'Ema "l'aggiunta" di una dose per fiala.

L'accordo parallelo di BioNTech con la Germania - Come riporta il Corriere della Sera, nei documenti a disposizione dell'Avvocatura dello Stato, per la diffida che già oggi potrebbe partire, si legge che BioNTech ha firmato un accordo parallelo con la Germania che si aggiunge a quello concordato dall'Unione europea. Un'intesa che rischia di minare la distribuzione equa delle dosi tra gli Stati membri stabilita in percentuale rispetto agli abitanti. A Berlino sarebbe garantita infatti una fornitura aggiuntiva di 30 milioni di dosi.

Dentro i laboratori di Reithera: a giugno le prime dosi del vaccino italiano

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Il traguardo è giugno quando finalmente potranno essere utilizzati, dopo tutte le fasi di sperimentazione e di certificazioni, anche le dosi di Reithera, il vaccino italiano contro il Covid-19. Potrebbe essere la soluzione definitiva al virus perché a differenza degli altri vaccini è monodose e può essere conservato in un normale frigo a 4 gradi. A regime la Reithera dice di essere in grado di produrre 100 milioni di dosi l'anno.

Gli ordini e le dosi - Gli ordini dei vaccini Pfizer-BioNTech effettuati dall'Ue per l'Italia stabiliscono che, al 31 marzo, dovrebbero giungere nel nostro Paese 8,63 milioni di dosi. Secondo i dati pubblicati dal governo, fino a domenica ne sono state consegnate 1.806.675: il che vuol dire che nei prossimi due mesi, la multinazionale dovrebbe spedire circa 6,8 milioni di dosi.

I ritardi e i tagli nella distribuzione - I tagli effettuati finora da Pfizer si sono rivelati più marcati di quelli che sarebbero serviti a compensare il passaggio da cinque a sei dosi per fiala, deciso l'8 gennaio a patto che si utilizzino siringhe o aghi a basso volume morto. La settimana scorsa la riduzione è stata del 29% e si è deciso unilateralmente dove e in che misura ridurre le consegne: in sei Regioni il taglio è stato tra il 49% e il 60%. Per questo la diffida per inadempimento, che già oggi l'Italia potrebbe inoltrare ai danni di Pfizer, contesterà il fatto che "non è stata rispettata la pianificazione settimanale".

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