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Trento, ricevono per errore soluzione fisiologica al posto del vaccino anti-Covid

Non si sa, però, chi ha ricevuto il medicinale e chi la fisiologica. Ora i sanitari dovranno quindi sottoporsi a un test sierologico

Dentro i laboratori di Reithera: a giugno le prime dosi del vaccino italiano

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Il traguardo è giugno quando finalmente potranno essere utilizzati, dopo tutte le fasi di sperimentazione e di certificazioni, anche le dosi di Reithera, il vaccino italiano contro il Covid-19. Potrebbe essere la soluzione definitiva al virus perché a differenza degli altri vaccini è monodose e può essere conservato in un normale frigo a 4 gradi. A regime la Reithera dice di essere in grado di produrre 100 milioni di dosi l'anno.

Alcuni operatori sanitari hanno ricevuto per errore soluzione fisiologica al posto del vaccino anti-Covid Pfizer. E' accaduto all’ospedale di Rovereto. Come riporta L'Adige, però, non si sa chi dei medici e infermieri abbia ricevuto il medicinale e chi la fisiologica. Per questo, l’azienda sanitaria ha predisposto un controllo sugli anticorpi con test sierologico delle 47 persone coinvolte nella seduta vaccinale.

L'incidente avrebbe riguardato 12 sanitari. Si tratta di una unica seduta vaccinale che ha coinvolto 47 persone di cui, come detto, presumibilmente 12 hanno ricevuto una iniezione di soluzione fisiologica, ha fatto sapere l'azienda. Sembra che l'errore sia avvenuto al momento della somministrazione: normalmente il vaccino viene diluito con della fisiologica. Da quanto verificato c'è stato uno scambio dei flaconcini.

Il comunicato dell’azienda sanitaria - In un comunicato, l'azienda sanitaria precisa che "il caso è stato prontamente individuato grazie ai protocolli di controllo utilizzati dalle strutture sanitarie aziendali. Nello specifico le checklist prevedono tra l’altro, una comparazione tra dosi preparate e somministrate e flaconi residui ancora integri che hanno permesso di evidenziare una possibile mancata somministrazione".

"Il caso riportato dei media riguarda un'unica seduta vaccinale, a fronte di oltre 12mila vaccinazioni fino ad ora somministrate, che ha coinvolto 47 operatori sanitari di cui presumibilmente 12 hanno ricevuto un’iniezione di soluzione fisiologica invece della dose di vaccino. Si è provveduto immediatamente a informare gli operatori interessati e a predisporre un controllo anticorpale in ventesima giornata prima della somministrazione della seconda dose. Si sottolinea che la somministrazione di soluzione fisiologica non comporta nessun rischio per la salute dei soggetti coinvolti", conclude l’azienda.

"Quando un flaconcino viene utilizzato normalmente viene messo da parte. In questo caso specifico non è stato messo da parte, l'ipotesi più plausibile è che sia stato riempito nuovamente con soluzione fisiologica e da lì sono state aspirate le sei dosi che sono poi state somministrate. Quindi probabilmente c'erano anche tracce di vaccino all'interno". Lo dice all'Ansa il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro, in merito all'errore. 

"Alla fine della seduta vaccinale, grazie alla checklist, l'operatore ha verificato che, siccome i flaconcini sono contati, ne erano rimasti un paio. Immediatamente ha avvisato la direzione generale e quindi sono state date indicazioni molto precise. Sono quindi state convocate tutte le persone coinvolte in quella seduta vaccinale, 47 in tutto, informandole su questa possibile somministrazione di fisiologica al posto del vaccino, invitandole alla ripetizione a venti di giorni della dose. Facciamo inoltre un prelievo per evidenziare gli anticorpi per capire chi ha ricevuto cosa e poi procederemo con la programmazione della prima dose, nel caso di chi ha ricevuto la fisiologica, e della seconda negli altri casi", precisa Ferro.

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