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Tatuaggi uomo, perché l’inverno è il momento migliore per farne uno

A cosa fare attenzione per arrivare a mostrare in sicurezza il tattoo con l’arrivo della bella stagione

Tatuaggi uomo e stelle Nba: ecco quelli dei giocatori di basket Usa

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I tatuaggi di LeBron James
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LeBron James
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Il tatuaggio voluto da LeBron James in omaggio a Kobe Bryant
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Chris 'Birdman' Andersen
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I tattoo sulla gamba di Mitchell 'Mitch' Creek
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JJ Redick
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JJ Redick
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Il braccio tatuato di DeAndre Jordan
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Stephon Marbury
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I tattoo sulla gamba di Kelly Oubre Jr.
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Keita-Bates Diop
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Damian Lillard
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Le gambe disegnate di DeMarcus Cousins
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Ogni cosa a suo tempo, certo. Ma vale anche il detto: chi ha tempo, non aspetti tempo. Quand’è il momento migliore per farsi un tatuaggio? Si potrebbe pensare l’estate, perché il corpo è più scoperto e libero dai vestiti. O forse anche la primavera, quando si avverte una sorta di risveglio dal torpore e si è in genere più propensi a cogliere segnali di “rinascita”. Invece, è proprio in inverno – e durante questo periodo in particolare – che si creerebbero le condizioni ottimali per regalarsi un disegno, una scritta, un segno indelebile sulla pelle…

IL CORPO RACCONTA - La ragione starebbe nel fatto che durante l’inverno si è meno esposti alla luce diretta del sole e al sudore, fattori che potrebbero allungare il periodo di guarigione del nuovo tatuaggio, se non contribuire a provocare irritazioni, bruciori e addirittura infezioni. Lasciare coperto e protetto il tattoo aiuta a ridurre al minimo questa tipologia di rischi. E garantisce di poterlo mostrare in totale sicurezza all’arrivo della bella stagione. 

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