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Taglio del cashback per aumentare i ristori

Emendamento in arrivo in Commissione Bilancio a firma di Italia Viva: l’idea è spostare i 4,7 miliardi dal cashback ai rimborsi per le attività chiuse a causa del Covid-19

Nonostante qualche intoppo iniziale sulla registrazione delle carte e sulla contabilizzazione delle transazioni, il cashback di Stato sembra essere ormai entrato a regime. Superata la fase sperimentale del cashback di Natale (i rimborsi dovrebbero arrivare entro il primo marzo) quasi 6 milioni di italiani iscritti al programma stanno accumulando bonus per i rimborsi previsti dopo giugno. Ma un emendamento promosso da Italia Viva potrebbe far saltare l’intero programma cashback.

EMENDAMENTO IN ARRIVO
Il motivo è presto spiegato: il partito di Renzi non ha mai nascosto le proprie perplessità sul cashback, e ora che non si trova più al governo sta pensando di dirottare i 4,7 miliardi di euro destinati al cashback sui ristori per attività commerciali e lavoratori autonomi colpiti dalla crisi. Per farlo, l’ex viceministro renziano dell’Economia Enrico Zanetti starebbe mettendo a punto un emendamento al decreto Ristori da presentare in Commissione Bilancio al Senato, sfruttando l’attuale parità di membri tra maggioranza e opposizione.

SEGNALE POLITICO
Spostare le risorse del “premio” cashback sui ristori per le attività chiuse a causa del Covid-19 sarebbe, per il partito di Renzi, un segnale politico importante, in linea con le critiche che hanno portato all’uscita dal governo. Per ottenere questo risultato, però, servirà il sostegno di tutte le altre forze di opposizione.

LA CLASSIFICA SULL’APP IO
Nel frattempo, il programma cashback fortemente voluto proprio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sembra aver risolto i problemi principali delle prime settimane. Inoltre, proprio in questi giorni sull’appIO è possibile consultare la classifica degli utenti che aspirano all’extra cashback. Il programma, infatti, prevede un rimborso extra di 1500 euro per i primi centomila utenti che effettueranno più transazioni valide (sostanzialmente pagamenti elettronici in presenza). Ovviamente, emendamento permettendo.