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Usa, Biden giura e diventa il 46esimo presidente: "Aiutatemi a unire l'America" 

Il democratico giura nell'Inauguration Day più blindato della storia per il timore di proteste armate. Il neo presidente subito al lavoro: firmati 15 ordini esecutivi

Joe Biden giura su una vecchia bibbia di famiglia (127 anni) a Washington e diventa ufficialmente il 46esimo presidente degli Stati Uniti, il più anziano di sempre con i suoi 78 anni, nell'Inauguration Day più blindato della storia per il timore di proteste armate. "La democrazia ha prevalso, aiutatemi a unire l'America", ha detto nel suo discorso di insediamento. Donald Trump ha lasciato con la moglie Melania la Casa Bianca: "Sono stati quattro anni incredibili".

Nel suo discorso di insediamento, durato 21 minuti, Biden ha promesso di essere "il presidente di tutti gli americani" e ha lanciato un appello all'unità per affrontare sfide senza precedenti come il Covid, la recessione economica, la crisi climatica, le ineguaglianze, il razzismo ma anche "l'attacco alla democrazia e alla verità".

Il giuramento in una Washington blindata Il discorso si è tenuto davanti a solo mille invitati a causa della pandemia, in una città blindata da 25mila uomini della Guarda nazionale contro la minaccia di proteste armate che non si sono materializzate e con un Mall invaso da migliaia di bandiere a stelle e strisce ad evocare la folla mancata. "Questo è il giorno dell'America, della democrazia, un giorno di storia e speranza", ha esordito il 46esimo presidente degli Stati Uniti, dopo che Lady Gaga ha intonato l'inno nazionale e Jennifer Lopez ha cantato "This land is your land". Poco prima aveva giurato anche Kamala Harris, prima vicepresidente donna e di colore, applaudita dagli Obama, dai Clinton, dai Bush ma anche da Mike Pence che ha voltato le spalle a Donald Trump.

Biden: "Riunire l'America" "La democrazia è fragile ma ha prevalso", ha sottolineato Biden parlando sulla gradinata di Capitol Hill, due settimane dopo l'assalto dei fan di The Donald per ribaltare il risultato delle elezioni. "Pensavano di poterci cacciare da questo suolo sacro, non è successo, non succederà né oggi né domani né mai", ha scandito. "Sconfiggeremo l'estremismo politico, il suprematismo bianco, il terrorismo domestico", ha promesso, invitando a respingere la cultura in cui i fatti "sono manipolati e anche inventati". Un chiaro riferimento a Trump, anche se non lo ha mai citato direttamente. Ma lo spettro del suo predecessore è aleggiato anche quando ha chiesto a tutti gli americani di superare le divisioni e di "mettere fine a questa guerra incivile":

"Questo è il nostro momento storico di crisi e sfida, l'unità è la strada da seguire", ha spiegato. "Tutta la mia anima sarà rivolta a questo: riunire l'America, unire la nostra gente, la nostra nazione", ha assicurato, anche per combattere la pandemia, che ha voluto ricordare chiedendo un minuto di silenzio per le oltre 400mila vittime americane.

"Il mondo ci guarda. Ripareremo le nostre alleanze", è stato invece l'unico passaggio internazionale, mentre i grandi del pianeta si congratulavano con lui auspicando l'avvio di una nuova stagione di collaborazione e distensione dopo il caos seminato da Trump.

La giornata del neo presidente Biden ha iniziato l'inauguration day con il tweet "è' un nuovo giorno in America". "E' il tuo momento", gli ha risposto Barack Obama congratulandosi con l'amico Joe. Quindi con la moglie Jill ha lasciato la Blair House di primo mattino per partecipare insieme a Harris e suo marito ad una messa bipartisan nella cattedrale di San Matteo insieme ai leader del Congresso, mentre Donald Trump e Melania lasciavano per l'ultima volta la Casa Bianca a bordo dell'elicottero Marine One.

Un messaggio di riconciliazione subito raccolto da 17 nuovi deputati repubblicani, che in una lettera gli hanno promesso collaborazione al Congresso, come pure il leader dei senatori del Grand Old Party Mitch McConnell dopo aver condannato Trump per aver provocato l'assalto al Congresso con le sue bugie.

L'ultimo sgarbo di Trump: non consegna la valigetta nucleare a Biden

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Donald Trump ha deciso di non partecipare alla cerimonia per l'insediamento di Joe Biden a Washington e ha obbligato il cambiamento del protocollo per la consegna la valigetta con i codici nucleari del presidente Usa che in gergo viene chiamata "football". Stando alla Cnn la valigetta rimarrà in possesso di Trump anche in Florida - dove il commander in chief è volato con Melania dopo aver lasciato la Casa Bianca - e rimarrà a lui accessibile ed attiva fino alle 11:59 ora di Washington. A Biden verrà consegnata una seconda valigetta dopo il suo giuramento a Capitol Hill. A Biden verrà anche il "biscotto", altro nome in codice con cui viene identificata la tessera che il capo della Casa Bianca porta sempre con sé e che contiene i codici alfanumerici che vengono utilizzati per identificare il presidente, unica persona a essere autorizzata a lanciare un attacco nucleare. Non cambia la sostanza, ma di sicuro di tratta di un'altra novità nella ultima giornata di presidenza Trump e che richiede maggiore attenzione sul piano della sicurezza. Di valigette ne esistono più d'una. Normalmente lo scambio è un'operazione di routine consolidata: la valigetta è affidata ad un militare che segue il presidente ovunque e nella giornata dell'insediamento del nuovo presidente lo stesso militare non fa altro che consegnarla al collega designato a svolgere lo stesso compito al fianco del nuovo inquilino della Casa Bianca.     LEGGI ANCHE>> - Joe Biden si insedia alla Casa Bianca: segui il tempo reale - Kamala Harris e il messaggio anti covid "nascosto" nel cappotto

Il primo ingresso alla Casa Bianca Dopo la cerimonia di giuramento le due nuove coppie presidenziali hanno passato in rassegna le truppe e reso omaggio alla tomba del milite ignoto al cimitero di Arlington. Quindi il primo ingresso alla Casa Bianca, accolti dal maggiordomo capo, ultimo sgarbo del presidente uscente. 

Usa, Biden per prima volta da presidente nello Studio Ovale 

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Firmati 15 ordini esecutivi - Nel suo "Day One blitz" il neo presidente ha rottamato molte delle decisioni di Trump. Biden ha infatti firmato 15 ordini esecutivi. Il primo è stato quello che impone l'obbligo di mascherina e distanziamento sociale negli edifici e nei territori federali contro la pandemia. Tra gli altri ci sono stati poi il rientro nell'accordo di Parigi sul clima, la revoca del divieto di ingresso negli Usa ai cittadini di alcuni Paesi musulmani, lo stop all'oleodotto Keystone tra Canada e Usa, la fine della dichiarazione di emergenza per dirottare fondi per il muro col Messico.

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