Le mascherine di stoffa non garantiscono protezione contro le varianti del Covid attualmente note. Ne sono convinte le autorità sanitarie in Francia e in Germania, che hanno consigliato alla popolazione di indossare unicamente le mascherine chirurgiche. Le varianti finora note infatti, quelle individuate in Gran Bretanta, in Sud Africa e in Brasile, risultano altamente contagiose, più del virus originario.
La Francia raddoppia il distanziamento: da uno a due metri - Il parere degli esperti, presentato ai ministri ma non pubblicato, ha anche suggerito alla Francia di raddoppiare il criterio del regime di distanziamento sociale, portandolo da uno a due metri. L'Haut Conseil de Santé publique (Alto Consiglio per la sanità pubblica) ha infatti dichiarato che molte mascherine di stoffa, spesso preferite perché lavabili e riutilizzabili, non garantiscono la protezione contro le nuove varianti.
"Non stiamo mettendo in dubbio l'utilità delle mascherine usate finora - hanno spiegato le autorità sanitarie -, ma poiché non abbiamo nuove armi contro i nuovi ceppi l'unica cosa che possiamo fare è migliorare le armi che abbiamo già".
Germania: stop alle mascherine di stoffa - Anche la Germania, annunciando una proroga del lockdown fino al 14 febbraio, ha vietato l'uso di mascherine di stoffa. Un accordo in merito è stato raggiunto durante un incontro virtuale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e i governatori dei 16 Laender tedeschi riuniti per discutere l'inasprimento delle misure anti-Covid.
Tra queste, figura proprio l'uso obbligatorio di una mascherina protettiva medica (chirurgica o tipo KN95 o FFP2) sui mezzi pubblici, nei negozi e nei supermercati. Una misura che ha seguito l'esempio della Baviera, Land che ha imposto l'uso della FFP2 da questa settimana. Altre mascherine, comprese quelle in stoffa, in futuro non saranno più ammesse su bus, metrò o nei negozi proprio per contrastare le più contagiose varianti del Covid.