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Jodie Foster e Anthony Hopkins insieme per il 30° anniversario de "Il silenzio degli innocenti"

Gli attori si sono ritrovati virtualmente, in attesa di rivedersi (forse) agli Oscar 2021

Per festeggiare i 30 anni de "Il silenzio degli innocenti" (che ricorreranno il 14 febbraio), i protagonisti Anthony Hopkins e Jodie Foster si sono riuniti virtualmente. "Variety" ha messo di nuovo insieme Hannibal e Clarice, che hanno raccontato anedotti e dietro le quinte del thriller cult diretto nel 1991 da Jonathan Demme.

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Hopkins: "All'inizio pensai fosse una fiaba per bambini" - Hopkins ha raccontato di essere rimasto fuorviato dal titolo del film ("The Silence of the Lambs"), la prima volta che lo lesse. "Ero a Londra nel 1989, stavo recitando in 'M. Butterfly' a teatro, quando il mio agente mi manda un copione. "Cos'è una fiaba per bambini?, gli chiesi dopo aver visto il titolo". Gli bastò leggere una decina della sceneggiatura tratta dal romanzo di Thomas Harris per capire che quel copione era il migliore che avesse mai avuto tra le mani: doveva assolutamente interpretare il personaggio del sadico psichiatra e serial killer Hannibal Lecter.

"Avevo paura di Jodie sul set" - Nel film è il dottor Lecter a terrorizzare l'agente Starling, ma sul set accadeva il contrario. "Avevo paura di te. Avevi vinto un'Oscar", le ha confidato l'attore gallese trent'anni dopo. All'attrice è invece rimasta impressa "la tua voce, molto specifica, con un tono metallico che il tecnico del suono è riuscito a rendere ancora più peculiare". 

"Il silenzio degli innocenti" compie 30 anni

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"I limiti di Clarice sono la sua forza" - Riguardo ai personaggi, la prima impressione di Hopkins su Clarice fu "di una donna brillante e minuta in un mondo, quello dell'Fbi, dominato da grossi maschi alfa". "Mia madre non capiva perché avessi deciso di interpretare una ragazza così introversa e silenziosa. Era quasi una vergogna che non fosse grande e forte. Clarice cerca di superare i limiti del corpo in cui è nata. Ho capito che era quella la sua forza, in qualche modo era come le vittime. Il fatto che le comprendesse l'ha fatta diventare un'eroina", ha ribattuto la Foster.


La coppia si riformerà agli Oscar? - Il più famoso cannibale del cinema e la sua nemesi potrebbero avere presto occasione di incontrarsi di nuovo ai prossimi Oscar. Hopkins è infatti in pole position per la nomination come miglior attore grazie al ruolo di un padre malato di Alzheimer in "The Father" di  Florian Zeller con Olivia Colman. La Foster è invece tornata a recitare in "The Mauritanian" di Kevin Macdonald, nella parte di una avvocatessa che si batte per liberare il suo cliente innocente da Guantanamo. Un'altra performance da Oscar per l'attrice, che arriverebbe così a quota tre dopo quello conquistato con 1989 con "Sotto Accusa" nel e grazie a "Il silenzio degli Innocenti" nel 1992. 

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