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Vaccini in base al Pil, Moratti precisa: "Parlavo di zona rossa lombarda" | Ma non si placa la bufera politica

Polemica intorno alla proposta del neoassessore alla Salute della Regione Lombardia. Il sindaco di Milano Sala: "Mi cadono le braccia". De Luca: "Parole a un passo dalla barbarie"

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"Ci sono mattine in cui ti possono cadere le braccia". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato sulla sua pagina Instagram la richiesta del neo assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, di rivedere i criteri di distribuzione delle dosi di vaccino anti-Covid. Che però precisa: non parlavo di vaccini ma di zona rossa per la "Regione locomotiva d'Italia".

"Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito: il Pil è un indicatore economico, finanziario che attesta l'attività in una Regione che è il motore dell'Italia. In questo senso la Regione ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa", ha precisato l'assessore al Welfare della Lombardia, che al Pirellone ha chiarito le indiscrezioni emerse sulla proposta di nuovi criteri da inoltrare al commissario Arcuri sul piano vaccinale.

"Ho fatto una riflessione, che ho voluto condividere anche con i capigruppo del Consiglio regionale, per proporre al commissario Arcuri di sviluppare in sede di conferenza Stato-Regioni un miglioramento del piano vaccinale", ha detto Moratti. "Gli spunti che intendo sottoporre al Commissario partono dal tema delle zone più colpite e potrebbero riguardare mobilita' e densita' abitativa: fattori di accelerazione della trasmissione del contagio", ha spiegato.

Moratti ha quindi evidenziato che "la salute è indiscutibilmente un diritto prioritario e costituzionale per tutti i cittadini, senza differenza alcuna".
 

De Luca: "Parole a un passo dalla barbarie" - Attacca la Moratti anche il presidente della Campania Vincenzo De Luca: "Leggo con sconcerto le affermazioni della signora Moratti a sostegno di una distribuzione di vaccini legata al Pil delle diverse Regioni. Si fa fatica a credere che si possa subordinare l'uguale diritto alla vita di tutti a dati economici. Si direbbe che siamo a un passo dalla barbarie. La signora Moratti è persona intelligente e civile. Mi auguro che voglia chiarire che si è trattato di un'affermazione non meditata, che non risponde alle sue convinzioni". 

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