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Napoli, ritrovato il dipinto "Salvator Mundi" trafugato due anni fa

E' stato fermato per ricettazione il proprietario dell'appartamento in cui è stata rinvenuta l'opera d'arte, di scuola leonardesca e risalente al XV secolo

Ansa

Era in un appartamento di Napoli il "Salvator Mundi", dipinto di scuola leonardesca trafugato due anni fa dalla cappella Muscettola nel capoluogo partenopeo, dove è stato ricollocato. Il quadro, che risale al XV secolo, faceva parte di una collezione custodita nel museo "Doma" della Basilica di San Domenico Maggiore. Fermato per ricettazione il proprietario dell'appartamento in cui il quadro è stato rinvenuto dagli uomini della Squadra mobile.

Il "Salvator Mundi" napoletano richiama il più celebre dipinto omonimo al quale si ispira e del quale cui si erano perse le tracce negli ultimi 24 mesi. L'autore è sconosciuto, mentre è ben noto come arrivò a Napoli: l'ambasciatore Giovan Antonio Muscettola, esponente della famiglia partenopea e consigliere dell'imperatore Carlo V, lo acquistò durante una missione diplomatica a Milano. La città della Madonnina era nota per la sua solida scuola leonardesca che cercava di riprodurre lo stile del Da Vinci. Con ogni probabilità fu proprio a Milano che Muscettola lo vide e lo acquistò.

Il dipinto torna a casa - L'opera è rimasta esposta, fino alla sua scomparsa, all'interno del Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, dove riprenderà il suo posto nella Sala degli Arredi Sacri.

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