A "Live - Non è la d'Urso"

Mauro Bellugi parla dopo l'amputazione delle gambe: "Senza la mia famiglia non avrei firmato per l'intervento"

L'ex calciatore dell'Inter a "Live - Non è la d'Urso": "Ringrazio tutta Italia per l'affetto pazzesco nei miei confronti"

"Senza mia moglie e mia figlia, forse non avrei firmato per l'intervento". Mauro Bellugi ex calciatore di Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese, ha subito l'amputazione di entrambe le gambe come conseguenza del Covid-19 e a "Live - non è la d'Urso" ha parlato della sua drammatica esperienza: "Voglio ringraziare tutta Italia per il pazzesco affetto che ho ricevuto - ha raccontato - e poi volevo ringraziare la curva Nord dell'Inter che mi ha dedicato uno striscione fuori dall'ospedale".

Come raccontato dalla moglie Loredana e dalla figlia Giada, Bellugi era stato ricoverato in ospedale il 4 novembre scorso perche' risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime settimane fino a richiedere l'intervento operatorio d'urgenza per complicanze sopraggiunte in seguito. "In quei momenti ho pensato che non ero più un ragazzino, ma poi ho detto: perché non andare avanti?", ha spiegato l'ex difensore dell'Inter. "Ne vengo fuori, verrò di nuovo qui la prima volta che avrò le protesi", è stata la promessa di Bellugi a Barbara d'Urso. "Non mi è stata fatta l'anestesia totale perché avevo il Covid - ha poi aggiunto - mi hanno riempito di morfina e vedevo elefanti e bisonti che correvano in camera mia, qui sei da solo e non c'è nessuno ed è stato molto brutto".