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Covid, Cts: "Riaprire le scuole, chi non lo fa se ne assume responsabilità"

Secondo i tecnici, che si sono riuniti d'urgenza su richiesta del governo, si può tornare in classe nella misura del 50-75% nelle Regioni gialle e arancioni, come prevede il Dpcm

Le scuole superiori possono tornare in presenza, nelle Regioni gialle e arancioni, nella misura del 50% e fino al 75%, come previsto dal Dpcm del 14 gennaio. E' questo il parere del Comitato tecnico scientifico, che si è riunito d'urgenza dopo la richiesta del governo di un'indicazione sul ritorno in classe alle superiori. Gli esperti hanno inoltre sottolineato che "se qualche presidente di Regione decidesse diversamente, se ne assume la responsabilità".

Sull'istruzione, il nuovo Dpcm prevede attività in presenza al 100% per le scuole dell'infanzia, le elementari e le medie e tra il 50 e il 75% per le superiori. Sul fronte dell'università invece, i diversi atenei saranno aperti o chiusi in base alle decisioni autonome dei vari enti, in base all'andamento dell'epidemia. 

Veneto, già 200 classi in quarantena dopo le vacanze - In Veneto sono circa 200 le classi di elementari e medie sottoposte a quarantena in Veneto per positività di uno o più studenti. E' questo l'effetto, dieci giorni dopo la ripresa dalle vacanze di Natale, dell'ordinanza della Regione che ha cambiato la gestione dei casi positivi a scuola, obbligando all'isolamento le intere classi in presenza anche di un solo contagio. Gli studenti costretti a casa nella Regione sono quindi circa 4mila. 

Torino: tornano in classe Anita e Lisa, le studentesse simbolo della "lotta" alla Dad

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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino (11 novembre 2020)
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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino (11 novembre 2020)
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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino (11 novembre 2020)
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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino (11 novembre 2020)
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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino (11 novembre 2020)
Felici di ritornare in classe e di rivedere i propri compagni, ma anche pronte a scendere in piazza nel caso di nuove chiusure. E' questo lo spirito con cui hanno varcato il portone della Italo Calvino Anita e Lisa, le 12enni torinesi simbolo della protesta contro la didattica a distanza (Dad). "Non vedevamo l'ora", dicono entrando a scuola dopo essere passate in piazza Castello, nel centro di Torino, per salutare Maia, la liceale che prosegue la lotta contro la Dad con gli altri studenti delle Superiori che in Piemonte torneranno in classe soltanto dal 18 gennaio.

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