"Tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma". E' quanto avrebbe detto Clemente Mastella a Carlo Calenda, secondo quanto denunciato dallo stesso leader di Azione. "Considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo", aggiunge Calenda. Immediata la replica di Mastella: "Sei squallido. Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: 'Il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco'. Poi hai aggiunto: 'Ne parlo'".
"Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata", scrive Calenda su Twitter parlando di "costruttori del nulla" e di "scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini o quanto meno il mio". E poi prosegue: "Non ho motivo di pensare che il Pd fosse a conoscenza di quanto detto".
Mastella a Calenda: "Sei di uno squallore umano incredibile" "Non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd", replica Mastella in una nota. E rivolgendosi direttamente a Calenda dice: "Sei rimasto quello che conoscevo all'epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perché sei moralmente modesto". Infine l'affondo: "Sei una persona di uno squallore umano incredibile".