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Arcuri: da lunedì Pfizer consegnerà 29% di dosi in meno | L'azienda rassicura: dal 25 gennaio riprende normale fornitura

La casa farmaceutica ha poi annunciato "un aumento delle consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio"

Ansa

La Pfizer, da lunedì, consegnerà all'Italia circa il 29% di vaccini in meno. Lo rende noto il commissario Domenico Arcuri. "Ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate". "Grave la scelta dell'azienda: riveda i propri intenti e sono costretto a tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini", annuncia lo stesso Arcuri. Pfizer rassicura: "Dal 25 gennaio riprende normale fornitura".

La Pfizer ha annunciato che non può "prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura", fa sapere la struttura Commissariale per l'emergenza.

Con meno dosi problema proseguire vaccinazioni "L'ipotesi di iniziare la somministrazione del vaccino agli 'over 80', di provvedere alla seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa, senza la totalità delle dosi necessarie porta quindi un grave nocumento al suo proseguimento. E penalizzare l'Italia è assai più grave, considerando lo sforzo sinora profuso da tutte le Regioni per accelerare l'andamento delle somministrazioni", spiega la struttura Commissariale.

Roma, la stanza refrigerata dei vaccini allo Spallanzani

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Ecco i locali dove saranno stoccati i vaccini allo Spallanzani. Tutto pronto per l'arrivo delle dosi Pfizer. "Questa mattina - ha spiegato in un videomessaggio l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato - è stato effettuato un sopralluogo nella zona di stoccaggio dei vaccini anti Covid-19. La macchina è pronta per l'avvio, nel Lazio, della somministrazione dei vaccini. Tutto funziona perfettamente e siamo in attesa dell'arrivo dei vaccini".

"Arcuri: grave la scelta della Pfizer" "Il commissario all'emergenza, preso atto della gravita' della comunicazione nonché della sua incredibile tempistica, ha inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprime il proprio disappunto, indica le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture e chiede l'immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese. Riservandosi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi. Il Commissario ha quindi chiesto a Pfizer di rivedere i propri intenti e auspica di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani". 

Pfizer: "Dal 25 gennaio riprende normale fornitura a Ue" Venerdì sera la stessa azienda ha garantito le forniture dei vaccini. "Torneremo al programma originale di consegne all'Unione Europea a partire dalla settimana del 25 gennaio, con un aumento delle consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio che ci consentirà di fornire le dosi di farmaco previste nel primo trimestre e molto di più nel secondo trimestre", si legge in una nota di Pfizer dopo aver comunque precisato che la prossima settimana si assisterà "a una temporanea riduzione del numero delle dosi consegnate".

La casa farmaceutica ha fatto sapere che "informerà sui programmi di consegna aggiornati la Commissione europea, gli Stati membri dell'Ue e altri Paesi interessati dai cambiamenti". Pfizer e BioNTech, si legge ancora nella nota, "stanno lavorando incessantemente per supportare l'ulteriore lancio delle campagne di vaccinazione in tutto il mondo non solo espandendo le proprie capacità di produzione ma anche aggiungendo ulteriori fornitori e produttori a contratto per aumentare la capacità produttiva totale".
 

Von der Leyen: dosi concordate primo trimestre nei tempi previsti In precedenza il presidente della Commissione  Ursula von der Leyen aveva spiegato, dopo aver saputo dei ritardi, di aver chiamato il ceo di Pfizer. Il manager "mi ha
rassicurato che tutte le dosi concordate per il primo trimestre saranno consegnate nel primo trimestre. Si è personalmente impegnato per fare in modo di recuperare il ritardo il prima possibile - ha aggiunto - una cosa molto importante, il messaggio che gli ho voluto mandare è che abbiamo un urgente bisogno delle dosi garantite entro il primo trimestre". 

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