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Recovery Plan alle Camere, Conte: "E' un piano chiaro e coraggioso"

Nella premessa al piano inviato al Parlamento, il premier ha parlato anche dell'emergenza Covid: "Abbiamo potenziato le capacità di risposta del sistema sanitario, nel giro di un anno torneremo alla normalità"

Ansa

Il governo "si impegnerà al massimo" nella gestione del Recovery Plan, inviato al Parlamento per acquisirne le valutazioni. Lo ha dichiarato Giuseppe Conte, sottolineando che per uscire dalla crisi e "per portare l'Italia sulla frontiera dello sviluppo europeo e mondiale occorre un progetto chiaro, condiviso e coraggioso per il futuro del Paese". Per il premier il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è "il cardine del progetto".

L'obiettivo dell'Italia è quello di "ripartire rimuovendo gli ostacoli che l'hanno frenata durante l'ultimo ventennio". In quest'ottica il Pnrr, ha ricordato il presidente del Consiglio, ha una "strategia  chiara" e "un orizzonte di lungo periodo".

"Nel giro di un anno torneremo alla normalità" - Nella premessa al piano inviato al Parlamento, Conte ha parlato anche dell'emergenza Covid. "Abbiamo potenziato le capacità di risposta del sistema sanitario, risposta del sistema sanitario. imparato come modulare le restrizioni per fronteggiare il virus senza imporre costi eccessivi. Abbiamo avviato una campagna di vaccinazione di massa senza precedenti nella storia, che ci consentirà nel giro di un anno di riprendere una vita normale. Tutto questo grazie a uno straordinario sforzo internazionale di ricerca e produzione dei vaccini e a un piano coordinato europeo che garantisce la somministrazione a tutte le persone, iniziando da quelle più fragili e più esposte".

"Avviato il dialogo con l'amministrazione Usa" - Nel testo si nomina anche la nuova leadership statunitense, la quale per il premier "mostra una notevole apertura verso il multilateralismo. L'Italia, come presidente di turno del G20, avrà un ruolo fondamentale nel guidare questo cambiamento e abbiamo già avviato un proficuo dialogo con i Paesi membri del G20 e, in particolare, con la nuova amministrazione statunitense".

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