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Scuola, Tar dell'Emilia Romagna annulla l'ordinanza di Bonaccini sulla Dad al 100%: "E' illegittima"

Il presidente di Regione: "Rispetto la sentenza, riapertura da lunedì". Non si placano le proteste degli studenti: a Milano occupati altri due licei per chiedere di tornare alle lezioni in presenza il prima possibile

Milano, licei occupati contro la didattica a distanza

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Dopo il Manzoni, a Milano occupati altri due licei: il classico Tito Livio e lo scientifico Severi-Correnti

Il Tar dell'Emilia Romagna ha sospeso l'efficacia dell'ordinanza del presidente Stefano Bonaccini con cui si disponeva la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori fino al 23 gennaio. Secondo il Tar, che ha accolto il ricorso presentato da 21 genitori, l'ordinanza comprime in "maniera eccessiva", "immotivatamente" e "ingiustificatamente", il "diritto degli adolescenti a frequentare di persona la scuola".

La Regione, si legge nell'atto del Tar dell'Emilia Romagna, avrebbe potuto "agire con misure che incidono, 'a monte' sul problema del trasporto pubblico di cui si avvale l'utenza scolastica e 'a valle' con misure organizzative quali la turnazione degli alunni e la diversificazione degli orari di ingresso a scuola (ove, quest'ultime, s'intende, logisticamente possibili) e ferma restando una più stringente attività di controllo sugli adempimenti costituiti dall'uso dei dispositivi di protezione personale, quali l'utilizzo della mascherina, il distanziamento e l'uso di gel igienizzanti e sanificanti".

Bonaccini: "Rispetto la sentenza, proporrò riapertura da lunedi" "Le sentenze si rispettano: ho convocato i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle Provincia perché, da noi, si decide insieme. Proporrò da lunedì 18 gennaio di aprire le scuole perché nella mia Regione le sentenze si rispettano". E' il commento di Bonaccini, che aggiunge: "Noi da mesi siamo organizzati con i trasporti e avremo 500 mezzi in più in strada. Io dico al governo di prendere una decisione sulla scuola, altrimenti questa è lasciata al Tar".

Milano, occupati altri due licei A Milano, intanto, gli studenti continuano la loro protesta contro la Dad. Dopo il Manzoni occupato martedì, alcune decine di adolescenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei, il classico Tito Livio e lo scientifico Severi-Correnti, per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile.

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