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Piemonte: la montagna più autentica è nelle Valli di Lanzo

Un invito alla visita di Usseglio e Balme, due borghi poco conosciuti ma ricchi di piacevoli sorprese

La montagna vera? La trovate nelle Valli di Lanzo

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In visita a Usseglio e Balme, due borghi poco conosciuti ma ricchi di piacevoli sorprese per chi ama la Natura

Le Valli di Lanzo (Val Grande, Val d’Ala e Val di Viù) sono la patria storica dell'alpinismo piemontese e hanno dato i natali a intere generazioni di grandi guide alpine. Situate a poche decine di chilometri da Torino, sono tra i luoghi che più hanno resistito alla modernizzazione.

Infatti qui la montagna ha mantenuto inalterato il suo fascino originario,  in un territorio bello e selvaggio, ma poco conosciuto. Punti nodali per visitare queste zone sono Usseglio e Balme.

Usseglio – il borgo sorge a 1200 metri nella Valle di Viù ai confini alpini con la Francia, in un ampio pianoro sovrastato da boschi di faggio e contornato dai monti, molti dei quali superano i 3000 metri, che spesso si specchiano nelle acque limpide dei laghi: un paradiso per gli amanti della natura. Usseglio si trova a circa 60 chilometri da Torino, in uno dei luoghi delle Valli di Lanzo più antichi e ricchi di testimonianze storiche ed artistiche.  E’ un borgo certificato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il territorio di Usseglio è anche attraversato da due importanti percorsi alpinistici come la Grande Traversata della Alpi (GTA) e il Sentiero Italia. Nella stagione invernale è possibile praticare sia sci di fondo, nella pista di Usseglio, che si snoda per un totale di 11 km circa all’interno di un incantevole paesaggio sia sci alpino, grazie agli impianti di Pian Benot.

Due importanti rifugi  - Due rifugi meritano sicuramente una visita. Il Rifugio Ernesto Tazzetti si raggiunge dalla località Malciaussia, costeggiando il lago e, passando accanto alle baite di località Pietamorta, attraversando il torrente immissario del lago su un ponte in pietra. Appena dopo il ponte, si segue il cartello indicatore e, dopo circa 800 metri di dislivello che si salgono in circa 2 ore e mezza, si giunge al rifugio. Questa struttura è il punto di partenza per molte escursioni e ascensioni, la più conosciuta delle quali è il Rocciamelone (3538 m.). Il Rifugio Luigi Cibrario si raggiunge invece lasciando l'auto all'Alpe Barmas e seguendo poi il sentiero ben segnalato che in circa tre ore di marcia tranquilla conduce al rifugio, situato in una splendida conca a 2616 metri di quota. Dal rifugio è possibile compiere numerose ascensioni e escursioni, anche ad anello. Nei pressi del rifugio sono stati attrezzati degli itinerari di arrampicata".

Balme - Balme è il più alto comune delle valli di Lanzo, ultimo della valle d’Ala, culla dell'alpinismo piemontese e storico luogo di villeggiatura. Centro minerario già nel XIII secolo, tanto da attrarre l'immigrazione di famiglie di minatori dal bergamasco e dalla Val Sesia, Balme, come comune autonomo, nasce nel 1610. Sovrastato dagli imponenti massicci della Ciamarella e della Bessanese, Balme offre ai visitatori una ricca serie di percorsi estivi di trekking tra natura e cultura, la possibilità di confrontarsi con l'arrampicata su roccia e, d'inverno, su cascate di ghiaccio, un magnifico tracciato per lo sci di fondo, svariati percorsi di sci alpinismo e un'ottima scelta tra numerose ascensioni alpinistiche più impegnative.

Il paese delle guide alpine - Balme è conosciuta per essere il paese delle guide alpine: spicca su tutte la figura del balmese Antonio Castagneri, detto "Toni dei Tuni", ricordato per le sue quarantasei prime ascensioni e scomparso nel 1890 su un ghiacciaio del Monte Bianco. Per chi ama invece la semplice contemplazione della natura, Balme regala l'occasione di trovarsi a tu per tu con animali selvatici, con fioriture spettacolari, con fitti boschi di larici e pascoli. Una suggestione continua di sfumature che si alternano tra loro, rendendo meravigliosa e unica allo sguardo ogni stagione.

Per maggiori informazioni: www.turismotorino.org
 

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