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Covid, dopo 8 mesi la Cina registra un nuovo decesso | Positivi due esperti dell'Oms, negato l'ingresso nel Paese

Sono 138 i nuovi casi nel Paese, ai massimi da marzo 2020. Esperti Oms arrivati a Wuhan: negato l'ingresso a due membri del team poiché sono risultati positivi. Dopo la quarantena, via all'indagine

In Cina torna la paura del Covid: registrati nuovi focolai

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La Cina ha registrato un nuovo decesso legato al Covid-19, il primo in otto mesi. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale nei suoi aggiornamenti quotidiani, precisando che il caso è stato registrato nella provincia di Hebei, il focolaio più grave in atto attualmente nel Paese. In risalita i nuovi casi: sono 138 i nuovi positivi registrati, il dato tocca i massimi livelli da marzo 2020.

Le infezioni domestiche sono state 124 e quelle importate 14. I nuovi contagi domestici sono in gran parte concentrati nella provincia di Hebei (81) e in quella settentrionale di Heilongjiang (43), che da mercoledì è in "stato di emergenza". 

Bloccati due esperti dell'Oms: sono risultati positivi al Covid Intanto, sono arrivati a Wuhan i 15 esperti internazionali dell'Oms che dovranno, insieme agli scienziati cinesi, lavorare per ricostruire l'origine del virus. Dopo l'arrivo e lo sbarco a Wuhan, il gruppo si è sottoposto al tampone e al test sierologico per il Covid-19 in vista del periodo di quarantena, prima di poter avviare le indagini sul campo con i colleghi cinesi. Due esperti sono risultati positivi e sono stati bloccati dalle autorità che hanno negato l'ingresso nel Paese.

L'Oms: "Prima di partire erano negativi" L'Oms ha confermato il mancato ingresso di due suoi esperti in Cina, ma ha spiegato che i membri del gruppo erano "tutti negativi prima della partenza". "Tutti i membri del team hanno avuto molteplici test negativi Pcr e per gli anticorpi nei loro Paesi prima del viaggio", afferma l'Organizzazione delle Nazioni Unite su Twitter. L'Oms aggiunge che i 13 esperti  giunti a Wuhan cominceranno "immediatamente" il loro lavoro, malgrado le due settimane di quarantena.

Durante le due settimane di isolamento, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, i tecnici comunicheranno con le controparti locali in collegamento video, al fine di gettare le basi del lavoro da svolgere. La missione dell'Oms è giunta proprio quando più di 28 milioni di persone nel nord della Cina sono finite in lockdown e una provincia, quella di Heilongjiang, è entrata in "stato di emergenza" allo scopo di stroncare un focolaio di coronavirus, mentre la situazione più critica è nella provincia di Hebei, con ben 22 milioni di persone di lockdown.

La Cina, che finora ha in gran parte tenuto sotto controllo la pandemia con rigidi controlli e test di massa, sostenendo così la ripresa economica, sta fronteggiando focolai sparsi. La Commissione sanitaria nazionale ha detto, nei suoi bollettini quotidiani, che mercoledì sono stati rilevati 138 infezioni, il livello più alto da marzo, è un decesso per la prima volta dopo 8 mesi, per un totale salito a quota 4.635. Il viaggio a lungo ritardato dell'Oms arriva a poco più di un anno dall'inizio del focolaio di Wuhan, trasformatosi nel frattempo in una pandemia, scatenando le tensioni politiche sulle accuse secondo cui Pechino avrebbe avuto all'inizio un : due s.

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