Il nuovo anno è iniziato proprio come è terminato il 2020. I mercati finanziari si muovono al rialzo, con i principali indici azionari verso nuovi record. Dal crollo delle Borse di marzo, causa Covid, la via del recupero non è ancora stata abbandonata. I vaccini contribuiscono a rendere alta la propensione al rischio, con gli investitori che guardano al 2021 con più ottimismo, immaginando lo scenario economico post-Covid. In questo contesto, quindi, il momento è perfetto per investire del denaro. Ipotizziamo che l’idea è quella di investire 10mila euro: ecco come fare per cercare di ridurre il più possibile i rischi.
Parola d’ordine: diversificare
La prima regola di ogni buon investimento è quella di differenziare il portafoglio. Per capire l’importanza di questo aspetto, non serve essere esperti di finanza. Facciamo un esempio molto semplice per rendere l’idea: se mettessi tutti i 10mila euro che hai deciso di investire in un unico fondo o tutti in una sola azione, se questa dovesse perdere, tu accuseresti un calo pesante. Meglio quindi diversificare: sia comprando strumenti finanziari diversi da mettere in portafoglio, ma anche decorrelendo l’investimento dal punto di vista geografico. Se un determinato strumento dovesse registrare delle perdite, un altro differente potrebbe essere in grado di salire di valore, compensando il calo.
Meglio un orizzonte di medio-lungo termine
Un altro aspetto fondamentale da valutare in un investimento è l’orizzonte temporale. Per quanto tempo vuoi tenere investiti i tuoi 10mila euro? Scegliere un orizzonte di medio-lungo termine è una scelta preferibile rispetto ad un periodo più breve poiché nel tempo è più facile limitare gli effetti della volatilità sul portafoglio. Se si decidesse di lasciare la somma investita per 10 anni, per esempio, si riuscirebbe a superare senza problemi fluttuazioni, anche decise, ma legate al breve termine.
L’importanza dei costi
Cosa guardare in un investimento per iniziare a guadagnare dei soldi il prima possibile? I costi. È evidente che se un investimento comportasse dei costi fissi troppo elevati, questi non solo consentirebbero di raggiungere performance positive in più tempo ma inciderebbero sensibilmente sugli interessi in un orizzonte di medio-lungo termine, quello come detto migliore da scegliere per far fruttare i propri risparmi. In questo caso, quindi, è buona regola affidarsi ad un servizio di consulenza indipendente, come quello offerto da Moneyfarm, che non solo mira a proporre soluzioni di investimento slegate da conflitti di interesse, ma vanta anche costi competitivi.
Quanto pesano le commissioni
Il servizio di consulenza di Moneyfarm pesa per lo 0,7% all’anno sul capitale investito. Nel caso di 10.000 euro, il costo della Gestione Patrimoniale ammonterebbe a 70 euro all’anno. Senza spese nascoste o ulteriori perché non sono previste commissioni di apertura e negoziazione. Per questo riguarda i rendimenti, infine, il valore atteso varia in base al proprio profilo di rischio definito in fase di sottoscrizione.