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Usa, Fbi monitora minacce a Biden in vista del giuramento | Lui: "Non ho paura di giurare all'aperto"

E' massima allerta in vista della cerimonia del 20 gennaio. Altre notizie indicano minacce contro la vicepresidente eletta Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi

Afp

Secondo quanto riportato dalla Cnn l'Fbi sta monitorando notizie di "varie minacce di fare del male al presidente eletto Joe Biden in vista della cerimonia di giuramento" del 20 gennaio. Secondo l'Fbi "altre notizie indicano minacce contro la vicepresidente eletta Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi", Biden intanto ha fatto sapere di "non aver paura di giurare all'aperto".

Dopo l'irruzione a Capitol Hill di settimana scorsa da parte dei sostenitori di Trump la tensione negli Stati Uniti rimane alta. Secondo il "New York Times" sono oltre 150 le persone finite del mirino dell'Fbi e del Dipartimento di Giustizia per l'assalto al Campidoglio della scorsa settimana. Il quotidiano parla di una vera e propria "caccia all'uomo a livello nazionale" e gli analisti dell'intelligence starebbero inoltre indagando su un possibile coinvolgimento di organizzazioni terroristiche nazionali o straniere nell'attacco che dalle prime indagini apparirebbe "sempre più coordinato".

Biden dal canto suo prova a gettare acqua sul fuoco confermando di non avere paura a giurare "all'aperto" sul West Front di Capitol Hill, luogo dove tradizionalmente si tiene la cerimonia di insediamento presidenziale. Lo ha chiarito durante la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid. "Penso che sia di fondamentale importanza che ci sia stata una reale, seria attenzione nel fermare quelle persone che hanno partecipato all'attacco e hanno minacciato la vita delle persone, deturpato la proprietà pubblica e causato grandi danni", ha aggiunto.

Intanto la Casa Bianca ha fatto sapere che proprio in vista del giuramento il presidente Trump ha accolto la richiesta del sindaco della capitale Muriel Bowser e ha approvato una dichiarazione di emergenza per Washington. E' stata così ordinata l'assistenza federale da oggi al 24 gennaio per garantire la sicurezza in vista del giuramento di Joe Biden.

Ma qualcosa si muove anche a livello social. Twitter ha infatti fatto sapere di aver chiuso "oltre 70mila account" legati alla teoria cospirazionista di estrema destra QAnon proprio in seguito all'attacco contro Capitol Hill.  

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