LA PANDEMIA

Covid: Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto in fascia arancione

Oms: "Immunità di chi ha contratto il virus può durare 6-8 mesi". Superata quota 500mila vaccinati in Italia

Cinque Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto) in fascia arancione e una situazione che peggiora nuovamente in tutta Italia, con l'indice di diffusione del virus che per la prima volta dopo sei settimane torna superiore all'1 a livello nazionale. L'Iss spiega come in "Italia la curva dei contagi abbia rallentato la decrescita", l'Oms: "Secondo alcuni studi, l'immunità di chi ha contratto il Covid può durare 6-8 mesi".  Intanto sono oltre mezzo milione gli italiani vaccinati finora secondo gli ultimi dati del governo.

Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto saranno in fascia arancione da domenica, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha firmato le nuove ordinanze: "Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione, il virus circola molto e l'indice di contagio è in crescita".

Che cosa si potrà fare Bar e ristoranti saranno chiusi, le scuole superiori proseguiranno con la didattica a distanza e sarà vietato uscire dal proprio Comune, ad eccezione degli spostamenti da quelli con popolazione fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri dai confini. A far scattare la zona arancione per le 5 Regioni sono state le modifiche introdotte con il decreto del 5 gennaio, che hanno abbassato la soglia dell'Rt che determina il posizionamento nelle fasce: con Rt superiore a 1,25 anche nel valore minimo e rischio moderato si passa in zona rossa, con Rt ad 1 si va in arancione. Condizione quest'ultima in cui si trovavano la Calabria (1.04 nel valore mimino), l'Emilia-Romagna (1.03) e la Lombardia (1.24). La Sicilia ha invece un Rt minimo a 0.99 e un rischio moderato ma è stata la stessa Giunta, sulla base di quanto suggerito dal Cts regionale, a chiedere di essere collocata in fascia arancione.

Discorso simile per il Veneto: l'Rt è a 0.96 nel valore minimo ma il rischio di peggioramento è alto visto che il tasso di incidenza a 14 giorni è di 927 su 100mila abitanti a fronte di una media nazionale di 313. Le ordinanze saranno in vigore fino al 15 gennaio, data in cui scade il Dpcm, e con il nuovo provvedimento verranno valutate eventuali proroghe.

Scontro Regioni-governo La nuova classificazione riapre lo scontro tra Regioni e governo: "E' una cosa demenziale - spara il governatore della Campania Vincenzo De Luca - così mandiamo al manicomio un paese intero". Il modello, aggiunge Attilio Fontana, crea "solo incertezze e danni economici rilevantissimi". La risposta arriva dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia: con il sistema delle fasce "si evita il lockdown", ipotesi che per il momento a palazzo Chigi non vogliono prendere in considerazione.

Ci sarà però un'ulteriore stretta. Il monitoraggio indica 12 Regioni e Province autonome a rischio alto e 8 a rischio moderato, con 13 Regioni che hanno un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e nelle aree mediche sopra la soglia critica. La settimana prossima dunque, se i dati peggioreranno come si aspettano gli esperti, altri territori passeranno in zona arancione o rossa. L'epidemia, dicono gli esperti, è "in una fase delicata che sembra preludere un nuovo rapido aumento di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti".

Il governo inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì, ma alcuni punti sono già definiti e Speranza li illustrerà alla Camera il 13. Verrà confermato il coprifuoco alle 22 e la zona gialla rafforzata, dunque con il divieto di spostamento tra le Regioni. E' invece ancora aperta la discussione se confermare o meno la possibilità di muoversi una sola volta al giorno in massimo due persone per andare a trovare parenti e amici, nell'ambito della Regione se gialla, solo in ambito comunale se arancione o rossa.

Per bar e ristoranti sarà confermata l'apertura nelle Regioni gialle fino alle 18 mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine. L'ipotesi su questo fronte è di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle Regioni gialle, ma prima dovrà esprimersi il Cts.

La scuola Discorso a parte per la scuola: il Dpcm in vigore prevedeva il ritorno in presenza per i ragazzi delle superiori dal 7 ma già il governo aveva posticipato a lunedì 11 e diverse Regioni hanno rinviato ulteriormente la scadenza, chi al 18 gennaio chi al 25 e chi al 1 febbraio. Il governo potrebbe decidere di intervenire nel nuovo Dpcm e posticipare il ritorno in classe almeno al 1 febbraio, per evitare che ogni Regione vada in ordine sparso

Oms: "Immunità di chi ha contratto virus può durare 6-8 mesi" Alcuni studi hanno provato che l'immunità al coronavirus di una persona che lo ha contratto può durare fino a "sei-otto mesi". Lo ha detto la dottoressa dell'Oms, Maria van Kerkhove, nel consueto briefing sul Covid-19. Il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha chiesto ai Paesi di smettere di fare "accordi bilaterali" con le aziende produttrici del vaccino contro il coronavirus. "Nessun Paese è eccezionale e dovrebbe saltare la fila, mentre alcuni rimangono senza vaccino", ha detto il direttore.