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Intelligenza artificiale, le macchine sostituiranno l'uomo? | Guarda la quinta puntata di "Digitalmente"

L'approfondimento settimanale di Tgcom24 è andato in onda sabato 9 gennaio. Ospite del quarto appuntamento Carlo Alberto Tenchini, direttore Marketing e Comunicazione di Sharp Italia

Dall’industria alla medicina, passando per la scuola e la scrittura. L’intelligenza artificiale, cioè l’abilità di un computer di svolgere ragionamenti e funzioni tipici della mente umana in modo del tutto autonomo, ormai fa parte delle nostre vite. Ma la figura dell’uomo in alcuni settori cesserà di essere indispensabile? Le macchine ci sostituiranno? Queste le domande attorno alle quali ruota la quinta puntata di "Digitalmente", il programma di Tgcom24 realizzato in partnership con Protom Group S.p.A., società di delivering innovation. Ospite dell'appuntamento, andato in onda sabato 9 gennaio, Carlo Alberto Tenchini, direttore Marketing e Comunicazione di Sharp Italia. 

Le applicazioni dell'intelligenza artificiale - "L’intelligenza artificiale sta trasformando il nostro mondo in modo molto pervasivo - spiega Tenchini -. In passato lo hanno fatto allo stesso modo altre tecnologie. Penso alle macchine a vapore nell’800 piuttosto che all’elettricità. Ciò che cambia oggi rispetto al passato è la velocità con cui le tecnologie come l’intelligenza artificiale o la blockchain stanno crescendo. Proprio questa velocità presenta allo stato attuale molte opportunità, ma anche alcuni rischi. Sicuramente, l’intelligenza artificiale potrà favorire lo sviluppo delle smart cities, dove applicazioni di machine learning offrono servizi innovativi ai cittadini. Poi chiaramente c’è un ambito, quello della salute e dei servizi sanitari, dove vedo benefici tangibili sia per i cittadini che per gli operatori".

"Per quanto riguarda i rischi - aggiunge -, il più urgente è quello legato alla governance di queste tecnologie e ai dilemmi che si pongono in termini di privacy, trasparenza, responsabilità, proprietà e sicurezza dei sistemi stessi. Per concludere, l’intelligenza artificiale impatterà sul mercato del lavoro modificando in maniera sostanziale sia la domanda che l’offerta".

Come sarà il lavoro del futuro? Le macchine ci sostituiranno? - E a proposito di lavoro, con Tenchini abbiamo anche parlato di come sarà il lavoro del futuro. "Dalle nostre osservazioni e ricerche possiamo confermare in questo ambito dei trend ormai consolidati. Ci sarà un effetto iniziale di sostituzione tra nuove tecnologie e determinati lavori o professioni, ma che assisterà comunque all’immersione di nuove professionalità. Non crediamo però in una mera sostituzione della macchina all’uomo, ma piuttosto di una collaborazione bidirezionale tra uomo e macchina". Per affrontare i cambiamenti nel mondo del lavoro, però, saranno necessarie nuove competenze: "Tutti dovranno imparare ad imparare", conclude Tenchini.

I robot - L’intelligenza artificiale sta condizionando le nostre vite quotidiane non solo sotto forma di software ma anche sotto forma di robot, che collegati a una rete, a un cloud, interagiscono e scambiano una serie di informazioni. Ne abbiamo parlato con Fabio De Felice, presidente di Protom, azienda leader nella fornitura di servizi ad alto impatto innovativo, che ci ha fatto conoscere due "amici" robottini.

"L’intelligenza artificiale rappresenta una serie di tecniche e metodologie che cercano di replicare la mente umana. Per far comprendere l’utilità delle nuove tecnologie e quanto siano entrate nel nostro mondo ritengo che sia estremamente utile farvi fare la conoscenza di due piccoli amici. Sono un’integrazione di più tecnologie, dall’intelligenza artificiale all’automazione, ai sistemi di riconoscimento facciale piuttosto che agli assistenti virtuali Alexa e Google. Questi due robottini collaborano tra di loro, interagiscono tra di loro, ma sono anche connessi a una rete, quindi imparano dall’interazione con me ma anche dai 'cugini' presenti in altri luoghi, case, uffici. Da questo ottengono nuove informazioni che poi trasferiscono. Immaginate questo livello di interazione spostato sull’assistenza agli anziani. Le macchine pensanti sono intorno a noi e insieme a noi stanno disegnando i confini di questo nuovo mondo", spiega De Felice.

Intelligenza artificiale e… scrittura - Non è tutto. Un altro campo di applicabilità dell’intelligenza artificiale è la scrittura. "L’intelligenza artificiale ha dimostrato di riuscire a produrre testi che sono uguali o pari a quelli degli uomini. Il risultato più recente in questa direzione è GPT3, un software di intelligenza artificiale realizzato dalla californiana OpenAI", dice Maria Cava, giornalista ed esperta in comunicazione per ricerca e trasferimento tecnologico. Anche in questo caso, la domanda viene spontanea: chi avrà la meglio? Le macchine o l’uomo? "Il software di intelligenza artificiale è stato sottoposto a dei test. E' capace di scrittura autonoma e automatica, ma non ha pensiero autonomo. Quello che pensa lo impara dagli umani e quindi ritaglia il suo pensiero nella mole infinita di informazioni che acquisisce nel web e nel mondo di Internet", conclude Cava.