Usa, Biden a Trump: "Metta fine a questa insurrezione" | Il tycoon ai suoi: "Andate a casa". Ma conferma i brogli
Il presidente uscente ha invitato i suoi sostenitori a calmarsi dopo l'assalto al Congresso Usa, poi, ha ribattuto su Twitter: "Sono cose che succedono quando le elezioni vengono rubate"
"La nostra democrazia è sotto una minaccia senza precedenti", non abbiamo "mai visto nulla di simile": quella al Campidoglio è "una insurrezione" dei sostenitori di Trump e a lui "faccio appello: vada ora alla tv nazionale e onori il suo giuramento, difenda la Costituzione e chieda che questo assedio finisca ora". Il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, è intervenuto in conferenza stampa sui fatti di Washington.
Poche ore prima, nel parco vicino alla Casa Bianca, Trump aveva esortato la folla a "combattere" e a marciare sul Campidoglio contro quello che lui definisce "furto" delle elezioni. Poi, mentre ormai l'assalto era in corso davanti agli occhi sbigottiti degli Usa e del mondo, ha twittato due volte esortando la folla a "restare pacifica". Immediate le critiche da ogni parte dello spettro politico, con esortazioni a Trump perché condannasse apertamente la violenza e chiedesse agli estremisti di andarsene. Pochi minuti dopo l'appello di Biden, il magnate ha ceduto, in un breve video registrato: "So che siete feriti, l'elezione ci è stata rubata ma dobbiamo avere la pace, vi amiamo, andate a casa", "non vogliamo che nessuno si faccia male". In quelle parole, però, c'è anche lo stesso messaggio che ha alimentato la carica degli estremisti: la l'denuncia del "furto", della "frode".
Biden, dal canto suo, ha usato i consueti toni moderati, pensati per unire, per sanare le ferite. "Le scene che stiamo vedendo al Campidoglio non rispecchiamo la vera America, non rappresentano ciò che siamo, ma un gruppo di estremisti. Questo non è altro che caos, disordine, e deve finire. E finire adesso. Faccio appello a questa gente: andate via, lasciate che democrazia vada avanti", ha detto. E poi si è rivolto direttamente al repubblicano, che ancora non l'ha riconosciuto come suo legittimo successore: "Le parole di un presidente contano, non importa quando il presidente sia positivo o negativo. Le sue parole possono ispirare al bene o, nel peggiore dei casi, possono incitare a qualcosa di negativo. Il mondo ci guarda, così come gli americani, e le persone sono scioccate e tristi. La nostra nazione è stata un faro e ora è piombata nelle tenebre". Per cui, ora, "presidente Trump: intervenga".
Nel suo ultimo messaggio su Twitter però il tycoon resta sulle sue posizioni: "Queste sono le cose e gli eventi che succedono quando una schiacciante e sacra vittoria elettorale viene strappata via senza troppe cerimonie e brutalmente dai grandi patrioti che sono stati trattati male e ingiustamente per così tanto tempo - ha attaccato rivolgendosi poi ai sostenitori -. Andate a casa con amore e in pace. Ricordate questo giorno per sempre!".
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