I democratici si apprestano a conquistare la maggioranza nel Senato Usa, essendo a un passo dalla conquista dei due seggi in Georgia. Il reverendo Raphael Warnock vince il primo ballottaggio, battendo la senatrice uscente Kelly Loeffler, ed entra nella storia come primo senatore afroamericano dell'ex Stato schiavista. Mentre il progressista Jon Ossoff rivendica la vittoria su Twitter con il 50,2% contro il 49,8 del rivale, il repubblicano Devid Perdue.
Warnock sfidava la senatrice repubblicana uscente Kelly Loeffler, sulla quale è in testa 50,5% a 49,5%, con un margine di circa 36 mila voti. Si tratta di uno dei due ballottaggi in Georgia che determinano il controllo del Senato degli Stati Uniti.
Il primo network a proiettare vincitore Warnock paradossalmente è stato Newsmax, la tv via cavo conservatrici promosse da Donald Trump contro Fox News. Poi è stato lo stesso reverendo a tenere una sorta di discorso della vittoria. Warnock ha voluto ricordare che sua madre, cresciuta raccogliendo tabacco e cotone durante l'estate, è stata in grado di votare per lui: "Le mani di 82 anni che ha usato per raccogliere cotone per altri sono andate al seggio e hanno scelto il figlio più giovane per essere senatore degli Stati Uniti", ha detto il reverendo, ultimo di 12 figli.
Nell'altro duello Il democratico Jon Ossoff ha rivendicato la vittoria, quando con il 98% delle schede scrutinate è avanti 50,2% contro il 49,8% del repubblicano Devid Perdue. "Con umiltà ringrazio le persone della Georgia per avermi eletto al Senato degli Stati Uniti". "Grazie per la fiducia che avete riposto in me, in questo momento di crisi in cui il Covid-19 continua a infuriare nel nostro Stato e nel nostro Paese, in cui centinaia di migliaia di persone hanno perso la vita e milioni hanno perso le fonti di sostentamento, le famiglie della Georgia hanno difficolta' a portare cibo in tavola", ha proseguito, "ora dobbiamo unirci".
Qualora dovessero venire confermate le vittorie dei due dem, il partito dell'Asinello avrebbe 50 senatori come i repubblicani, ma la vicepresidente Kamala Harris farebbe da ago della bilancia. Se invece il Grand Old Party conquistasse almeno uno dei due seggi, manterrebbe la maggioranza e Joe Biden sarebbe costretto a negoziare ogni legge e ogni nomina.
Il 33enne Ossoff, giornalista investigativo e astro nascente del partito, potrebbe diventare il più giovane senatore dal 1973, dopo il primato proprio di Biden. I due senatori repubblicani uscenti si erano allineati totalmente sulle posizioni di Trump, che nella notte ha evocato nuovi brogli mentre oggi proverà a ribaltare i voti del collegio elettorale nell'ultima occasione utile, quando il Congresso si riunirà in seduta plenaria per certificare la vittoria di Biden in un clima d'assedio.
Fuori dal Congresso sono attese migliaia di fan di Trump per protestare contro i 'brogli'. E, dentro Capitol Hill, una dozzina di senatori e decine di deputati repubblicani tenteranno inutilmente l'ultima spallata contestando i voti del collegio elettorale negli Stati più contesi. Il ruolo più difficile sarà quello di Mike Pence, chiamato a presiedere l'assemblea e a dichiarare la vittoria di Biden. Trump, secondo la Cnn, lo ha minacciato di conseguenze politicamente "dannose" se non ribalterà il risultato ma il vicepresidente gli ha detto che non crede di avere i poteri per farlo.