MORTO NEL 2006

75 anni fa nasceva Syd Barrett, il "diamante pazzo" che inventò i Pink Floyd

Fondatore e leader del gruppo, ne fu espulso dopo il primo album a causa di alcuni problemi mentali acuiti dall'uso delle droghe. Ma è rimasto nel mito

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Il 6 gennaio del 1946 nasceva Roger Keith "Syd" Barrett. Cantante e chitarrista visionario fondò i Pink Floyd, dovendoli poi lasciare dopo pochi anni a causa di gravi problemi psicofisici acuiti dall'utilizzo di droghe e lsd. Barrett è rimasto comunque a lungo riferimento e ispirazione per gli ex compagni che a lui dedicarono canzoni celebri come "Shine On You Crazy Diamond". E' morto in solitudine nel 2006, a 60 anni.

I Pink Floyd senza di lui sono diventati la band da adunate oceaniche negli stadi, da album in classifica ininterrottamente per 40 anni ("The Dark Side of the Moon") e da concept diventati veri kolossal ("The Wall"). Ma tutto è nato da Barrett. Dalla sua visione e dalle sue idee musicali. Quando, nel 1965, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright, studenti di architettura al Politecnico di Londra, decisero di tirarlo dentro il loro nascente gruppo blues, non immaginavano di fatto di mettere nelle sue mani ciò che quel progetto sarebbe diventato. 

Fu Barrett a mettere insieme i nomi dei due bluesman Pink Anderson e Floyd Council, ma soprattutto fu lui a far sterzare il gruppo bruscamente verso la psichedelia, di cui il fluido rosa che nasceva dalla congiuzione dei due nomi era la perfetta rappresentazione visiva. Per capire come di quella formazione lui fosse il leader basta vedere le firme sulle canzoni pubblicate: suoi i primi due singoli, "Arnold Layne" e "See Emily Play", suoi otto pezzi su dieci nell'album di debutto della band, "The Piper at the Gates of Dawn". Senza contare il suo peso negli spettacoli dal vivo. In anni ancora lontani da quadrifonia, straordinari effetti speciali e scenografie monumentali, lui ipnotizzava gli spettatori con gli effetti della sua chitarra.  

Peccato che la favola, almeno per lui, durò pochissimo. I problemi psichici di cui soffriva (si parlò di schizofrenia e di sindrome di Asperger) acuiti dall'uso di stupefacenti, in particolare allucinogeni, portarono a una serie di comportamenti, anche durante gli spettacoli dal vivo, sempre più ingestibili. Gli altri della band deciso di affiancargli prima un altro chitarrista, David Gilmour, e poi, nel 1968, di espellerlo dal gruppo. Lui provò una carriera solista che si esaurì nello spazio di un paio di album dalla risonanza limitata ("The Madcap Laughs" e "Barrett"). Progressivamente si perse in se stesso e si ritirò a vita privata. I compagni lo rividero un'ultima volta in un incontro ormai passato alla storia. Nel 1975, un uomo sovrappeso e pelato, con le sopracciglia depilate, si presentò nello studio dove il gruppo stava registrando l'album "Wish You Were Here". Qualcuno non lo riconobbe subito. Fu proprio Gilmour a riconoscere Syd. Che rimase lì un poco, seguì le fasi di missaggio del brano "Shine On You Crazy Diamond", per la maggior parte del tempo pulendosi i denti con uno spazzolino. Quando Waters gli chiese un parere sul pezzo lui rispose dicendo che suonava "un po' vecchio". dopodiché se ne andò senza salutare, sparendo nuovamente nel nulla per anni. Ma restando nel mito.