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Covid, indice di positività in crescita di 3 punti | Sileri: "Pochi tamponi durante le Feste" | In Italia quasi 15mila vaccinati

Mentre il Paese è tornato in zona rossa, continuano i controlli serrati, anche sul web, per Capodanno. In Gran Bretagna intanto nuovo picco di casi. La Germania verso la proroga del lockdown

Vax Day, partite le prime somministrazioni in tutta Italia

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Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, è stato trai primi a vaccinarsi contro il Covid-19 all'interno della struttura in cui lavora
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La signora Marisa, 90 anni, è la prima ospite di Rsa vaccinata in Liguria
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Stefania Camerano, coordinatrice di Villa Marta di Betania, la prima Rsa genovese dove sono partite le vaccinazioni anti Covid19
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Primi vaccinati in Liguria
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Primi vaccinati in Liguria
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Primi vaccinati in Liguria
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Primi vaccinati in Liguria
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I primi vaccinati in Campania
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I primi vaccinati in Campania
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I primi vaccinati in Piemonte
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I primi vaccinati in Umbria
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I primi vaccinati in Umbria
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I primi vaccinati in Umbria
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I primi vaccinati in Umbria
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I primi vaccinati in Abruzzo  
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I primi vaccinati in Abruzzo
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Il primo vaccinato nelle Marche
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I primi vaccinati in Veneto
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I primi vaccinati in Veneto
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I primi vaccinati in Sardegna
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I primi vaccinati in Sardegna
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I primi vaccinati in Sardegna
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I primi vaccinati in Puglia
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I primi vaccinati in Puglia
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I primi vaccinati in Sicilia  
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I primi vaccinati in Sicilia
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I primi vaccinati in Molise
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I primi vaccinati in Friuli
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I primi vaccinati in Trentino
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I primi vaccinati in Trentino
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Primi vaccinati in Calabria
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Primi vaccinati in Toscana
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Primi vaccinati in Toscana
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I primi vaccinati in Lombardia
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I primi vaccinati in Lombardia
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I primi vaccinati in Lombardia
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I primi vaccinati in Lombardia
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I primi vaccinati allo Spallanzani di Roma
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I primi vaccinati allo Spallanzani di Roma
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I primi vaccinati allo Spallanzani di Roma
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Primi vaccinati in Emilia-Romagna
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Primi vaccinati in Emilia-Romagna  
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Primo vaccinato in Basilicata
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Prima vaccinata in Valle d'Aosta
Da Nord a Sud. Nel Vax Day, in tutte le Regioni d'Italia sono partite le vaccinazioni anti Covid. I primi a riceverlo sono stati operatori sanitari, ospiti e operatori delle Rsa.

Tornano a salire i nuovi casi di coronavirus nell'ultimo giorno del 2020: sono 23.447 con 186mila tamponi effettuati. I dati del bollettino sulla pandemia segnano un aumento del tasso di positività che si assesta al 12,6%, mentre mercoledì era al 9,6% (16.202 i contagi e 169.045 i tamponi). Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri mette in guardia: "Pochi tamponi durante le Feste". I vaccinati, intanto, raggiungono quota 14.813, di questi 13.375 sono operatori sanitari.

I vaccini nelle Regioni Il dato è aggiornato alle 13.30 di oggi. La regione che ne ha effettuate di più è il Lazio con 2676 davanti a Piemonte (1583) e Lombardia (1545). Fanalino di coda la Valle D'Aosta con 20. E' la Lombardia invece, con 80.595 dosi consegnate, la prima regione italiana per numero di vaccini al 31 dicembre. Seguono la Sicilia con 46.510 dosi consegnate e il Lazio con 45.805.


Curva in decrescita ma necessario rigore La curva dei contagi "è in decrescita", ma, avverte Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, "bisogna continuare con il rigore". Presentando i dati del monitoraggio regionale della Cabina di regina, Brusaferro ha spiegato che i numeri si riferiscono al periodo prenatalizio. "Per valutare l'impatto delle Festività che stiamo vivendo - ha spiegato - occorre attendere. La vera valutazione solida dell'andamento potremo averla intorno alla metà di gennaio". Il dato Rt oggi "è più basso, ma leggermente in ricrescita rispetto alla settimana scorsa". Sono 5 le regioni in cui, come fa sapere Brusaferro, "c'è una probabilità sopra al 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni. In tre regioni per le terapie intensive". 

Campagna vaccinale Prosegue, intanto, la campagna vaccinale in tutta Italia. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ha affermato che "quanto messo in campo e' stato reso possibile dagli italiani e sta dando i suoi frutti", ma è "ingeneroso e prematuro dire che siamo in ritardo, a soli 4 giorni dal via della campagna vaccinale". Dal mese di gennaio, arriveranno in Italia "dalle 450 alle 490mila dosi di vaccino". 


Ok al vaccino Moderna Con l'ok a Moderna dall'Ema ci saranno, inoltre, altre "10 milioni e 600mila dosi di vaccino con una piattaforma Rna virale molto simile a quella di Pfeizer". Ed è in corso di negoziazione, ha fatto sapere, "la possibilità di acquisire un numero equivalente di dosi da parte di Moderna", così da arrivare a sfiorare i 62 milioni di dosi.

Gli effetti del vaccino non li vedremo subito L'obiettivo dell'immunità di gregge "non si raggiunge subito", ha sottolineato Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute."Dovremo raggiungere una copertura di circa il 70% della popolazione per raggiungere l'immunità di comunità - ha concluso -. L'effetto lo vedremo a poco a poco nel corso dei mesi". 

Zampa: "Dal 7 gennaio Italia in fascia gialla" Sul tema delle fasce, il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, ha dichiarato che probabilmente tutta l'Italia dal 7 gennaio diventerà gialla. "Non conosco esattamente i dati di tutte le Regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso che dal 7 gennaio tutta l'Italia sarà in zona gialla", ha affermato Zampa, aggiungendo che "non si possono però escludere nuove zone rosse, dipenderà dall'andamento dei dati".

Sileri: "A Natale pochi tamponi, non canterei vittoria" Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha messo messo sui dati dei casi di Natale poiché sono stati effettuati pochi tamponi. "Nel periodo natalizio il numero di tamponi fatti ha oscillato molto, in alcuni giorni ne sono stati fatti troppo pochi, un dato sconfortante", ha osservato Sileri, aggiungendo che "è evidente che un numero importante di test permette il controllo del territorio. I dati sui tamponi nella settimana di Natale mi lasciano un po' perplesso. Non canterei vittoria".

Lamorgese: "Controlli serrati, anche sul web" Mentre l'Italia è tornata in zona rossa, continuano i controlli serrati delle forze dell'ordine per il rispetto delle norme di contenimento anti-Covid. "I controlli verranno fatti non soltanto sulle strade, dove già abbiamo operato in questi giorni di zona rossa, ma anche online. Questa volta per le feste sappiamo che tramite richiami sui social, qualcuno sta cercando di individuare delle strutture dove riunirsi", ha ribadito il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese aggiungendo: "Noi faremo gli interventi necessari affinché si eviti di ripetere ciò che è successo questa estate, quando con le discoteche aperte e la partecipazione dei giovani si è determinato un diffondersi ulteriore del virus. Bisogna assolutamente evitarlo".

Nuovo picco di casi in Gb In Gran Bretagna, dove la nuova variante ha causato rigide misure di lockdown su gran parte del Paese, ha registrato un nuovo record: quasi 55.900 infezioni in 24 ore, con 964 decessi. Procedono intanto le vaccinazioni, con 944mila dosi somministrate. Il governo ha anche bombardato di messaggi i cittadini, chiedendo loro di restare in casa solo con i familiari perche', come ha riassunto il direttore medico del servizio sanitario inglese Stephen Powis, "il Covid-19 ama la folla". A scoraggiare le uscite per Capodanno e Brexit anche la polizia, dispiegata nelle strade a controllare. Londra ha cancellato i fuochi d'artificio per evitare di attirare gente, ma non i tradizionali tocchi del Big Ben.

In Germania si allontana la fine del lockdown La Germania ha registrato il suo secondo dato più alto in infezioni con oltre 32.500, con 964 decessi. Anche qui Capodanno sottotono, con migliaia di agenti dispiegati a Berlino, dove il tradizionale spettacolo alla Porta di Brandeburgo è stato sostituito da un evento virtuale. Mercoledì la cancelliera Angela Merkel ha tenuto il discorso di fine anno, sottolineando che sarà l'ultimo che pronuncerà: "Sono tempi difficili e rimarrà così ancora a lungo", ha detto, mentre secondo le previsioni il Paese prorogherà le misure di lockdown di altre due o tre settimane, oltre il 10 gennaio.

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