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Coronavirus, l'Italia torna in zona rossa | Dietrofront delle Regioni sugli impianti sciistici: "Riaprano il 18 gennaio"

Il presidente del Css Locatelli: "Nessun ritardo nella campagna vaccinale". E il commissario Arcuri conferma l'arrivo di nuove dosi. La Lombardia supera i 25mila morti. Germania: verso proroga lockdown

Dal 31 dicembre l'Italia torna in zona rossa, per gli ultimi 6 giorni di lockdown, fino all'Epifania, con la "pausa" arancione del 4 gennaio. Come successo per il Natale, anche il Capodanno sarà sorvegliato speciale da parte delle forze dell'ordine impegnate nei controlli. Intanto si allontana la riapertura degli impianti da sci, prevista per il 7 gennaio. Sui vaccini, Locatelli garantisce: "Nessun ritardo". E Arcuri conferma l'arrivo di nuove dosi. Monito di Ricciardi: "Misure restrittive per tutto il 2021".

Le restrizioni Le restrizioni saranno quelle già predisposte nella settimana di Natale, dal 24 al 27 dicembre, con il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, in massimo due persone (ed eventuali figli sotto i 14 anni o persone disabili) e una sola volta al giorno. Stando sempre attenti comunque al divieto assoluto di muoversi nelle ore del coprifuoco, cioè a partire dalle 22, se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità e urgenza. Con particolare attenzione alla notte di San Silvestro in cui il coprifuoco è stato allungato fino alle 7. I trasgressori rischiano multe che possono variare dai 400 ai 1.000 euro. In casa si possono ospitare al massimo due persone non conviventi, esclusi sempre i minori di 14 anni. Controlli predisposti anche per verificare il rispetto delle normative anti-botti e fuochi d'artificio, previste in numerose città, da Bologna a Palermo, a Napoli, a Roma. Ma le restrizioni di Capodanno potrebbero non essere le ultime per gli italiani.

Conte: "Le misure servono per evitare una terza ondata" Le fasce colorate - come ha confermato il premier Giuseppe Conte nella conferenza di fine anno - resteranno ancora, soprattutto per scongiurare una terza potenziale ondata di Covid. "Dobbiamo solo capire - ha detto il presidente del consiglio - se le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno o meno l'aggiornamento delle nostre misure. Altrimenti il sistema per fasce col monitoraggio è assolutamente adeguato anche per la terza ondata".

Impianti sciistici, apertura più lontana E intanto, in vista del 7 gennaio - e quindi di una cauta ripresa - sono diverse le attività che chiedono chiarezza sul futuro. Sembra ormai tramontata l'ipotesi della riapertura degli impianti sciistici che, su indicazione del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, potrebbe slittare al 18 gennaio. Una decisione che, con ogni probabilità, sarà presa solo nei primi dieci giorni del nuovo anno. Dalla Valle d'Aosta è comunque partito un appello al governo per mantenere alta l'attenzione sulle zone di montagna. Alcune regioni, poi, stanno pensando di cambiare la data dei saldi invernali, che tradizionalmente si svolgono proprio nei primi giorni dell'anno, in considerazione proprio degli ultimi giorni di zona rossa.

Vax Day, partite le vaccinazioni in Italia: le prime allo Spallanzani di Roma

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Le dottoresse Maria Rosaria Capobianchi, Alessandra Vergari e Alessandra D'Abramo, l'infermiera Claudia Alivernini e l'operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti-Covid allo Spallanzani di Roma.

Vaccini, Locatelli: "Nessun ritardo" Sul fronte dei vaccini, il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. ha spiegato che "al momento non c'è alcun segnale di allarme in merito a un allungamento dei tempi per la campagna vaccinale anti-Covid in Italia". Il Paesea, infatti, "sta cercando di acquisire dosi aggiuntive da altre piattaforme, ma sempre attraverso il meccanismo europeo di  acquisizione dei vaccini", ha precisato.

Arcuri: "In settimana l'arrivo delle nuove dosi" A oggi sono 9.803 gli italiani vaccinati con le dosi giunte il 27 dicembre nel "Vaccine Day". Lo ha reso noto il commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri. Si tratta di "oltre il 100% delle 9.750 dosi distribuite, in quanto, in alcune Regioni, si è cominciata a somministrare anche la sesta dose per ogni fiala". Entro giovedì sarà terminata la consegna nei punti di somministrazione delle 469.950 dosi previste per questa settimana.

Ricciardi: "Le misure restrittive restano per tutto il 2021" L'inizio della campagna vaccinale anti-Covid "non significa che il nostro comportamento cambierà rispetto alla protezione dal virus: per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso, dal distanziamento fisico alle mascherine e all'igiene delle mani". Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. "Ma con le vaccinazioni cominceremo ad avere meno morti e meno malati e questo rassicura tutti", ha aggiunto. 

"In grado di vaccinare 50% degli italiani nei primi mesi del 2021" Sui vaccini, Ricciardi ha sottolineato: "Per il momento siamo in grado di vaccinare circa la metà degli italiani, ovvero circa 20 milioni, nei primi 6 mesi del 2021". Lo slittamento delle previste dosi di vaccino Oxford-AstraZeneca "sarà infatti compensato da ulteriori dosi Pfizer. Dei 100 mln di dosi Pfizer ulteriori opzionate dall'Ue - rileva - 13,4 milioni andranno all'Italia".

Lombardia, superata quota 25mila morti Intanto la Lombardia fa registrare un triste bilancio: la Regione infatti supera la soglia di 25mila morti positivi al Covid. Le ultime 80 persone sono decedute nella giornata del 30 dicembre, arrivando a quota 25.038.

Iss: "Incidenza ancora alta, serve rigore" La tegola sul bilancio arriva anche dall'Istituto superiore di Sanità nel monitoraggio settimanale. Nel dossier si osserva che "sebbene si rilevi una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (305,47 per 100.000 abitanti vs 329,53 per 100.000), complessivamente rimane ancora molto elevata e l'impatto dell'epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Inoltre, si continua a osservare nella maggior parte delle Regioni un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile. Ciò conferma la necessità di "mantenere la linea di rigore delle misure del periodo delle feste". 

"Indice Rt in lieve aumento" Nel periodo 8-21 dicembre 2020, registra l'Iss, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89 - 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane.

Germania, verso la proroga del lockdown In Germania il lockdown, il cui termine scade il 10 a gennaio, potrebbe essere prolungato per altre due o tre settimane. Lo scrive la Bild online, dando notizia del piano su cui starebbero lavorando Angela Merkel e i ministri presidenti dei Laender, in vista del vertice del 5 gennaio. Stando a queste indiscrezioni, rimarrebbe tutto chiuso fino al 24 o addirittura fino al 31 gennaio. Sulle scuole c'è grande disaccordo fra le regioni.

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