FOTO24 VIDEO24 2

Covid, Ippolito (Spallanzani): "Per i medici vaccino o sospensione dal servizio" | Sileri: "Valutiamo l'obbligo"

Il direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive avverte gli operatori sanitari. D'Avack (Comitato bioetica): "Cautela sull'obbligo"

Ansa

"Tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perché, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono". Lo ha affermato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Anche Sileri pensa all'obbligo, più cauto Lorenzo D'Avack del Comitato bioetica. 

D'Avack: "Cautela sull'obbligo" - "Sarei abbastanza cauto rispetto all'ipotesi di obbligatorietà per il vaccino anti-Covid: ritengo che eticamente obbligare ad un trattamento sanitario debba rappresentare assolutamente un'eccezione". Lo afferma il presidente del Comitato nazionale di bioetica, Lorenzo D'Avack, sottolineando come, "in questa prima fase, sia fondamentale incentivare la propaganda a favore delle vaccinazione. L'obbligo dovrebbe essere considerato come una extrema ratio".

La posizione di Sileri - Più netta la posizione del viceministro alla Salute Sileri. "Non illudiamoci di uscirne in poche settimane. Per sconfiggere il Covid ci sarà bisogno di un'adesione massiccia al vaccino", ha detto in un'intervista a La Stampa. Rispetto ai dubbi del personale sanitario, poi, "metterei in dubbio la qualità del nostro sistema formativo. Avere dei no vax tra i medici equivale a un fallimento. Al momento - ha aggiunto - non è prevista alcuna obbligatorietà. Se nei prossimi mesi la campagna non dovesse raggiungere i 2/3 della popolazione, allora si dovrebbero prendere delle contromisure. Tra queste, c'è l'obbligatorietà. Ma non è un problema attuale. Sono fiducioso", ha concluso.

De Micheli: "Obbligatorietà non esclusa" - Simile la posizione di Paola De Micheli, secondo cui il governo potrebbe rendere obbligatorio il vaccino ma solo al termine di una campagna di informazione che chiarisca ai cittadini tutti i dubbi e in base ai risultati di questa campagna. "Il vaccino è sicuro, questa è la fase più importante e delicata, al governo spetta la responsabilità di una grande campagna di informazione. Poi abbiamo il dovere di fare delle scelte collettive da prendere e le prenderemo alla luce di come andrà questa campagna di informazione. Alla fine non escludo l'obbligatorietà", ha spiegato il ministro dei Trasporti. 

Covid, l'Europa inizia a vaccinarsi: una 96enne è la prima in Spagna

1 di 43
Spagna
2 di 43
Spagna
3 di 43
Spagna
4 di 43
Spagna
5 di 43
Spagna
6 di 43
Spagna
7 di 43
Spagna
8 di 43
Spagna
9 di 43
Spagna
10 di 43
Spagna
11 di 43
Spagna
12 di 43
Spagna
13 di 43
Repubblica Ceca
14 di 43
Repubblica Ceca
15 di 43
Repubblica Ceca
16 di 43
Repubblica Ceca
17 di 43
Repubblica Ceca
18 di 43
Repubblica Ceca
19 di 43
Repubblica Ceca
20 di 43
 Germania
21 di 43
 Germania
22 di 43
 Germania
23 di 43
 Germania
24 di 43
 Germania
25 di 43
 Germania
26 di 43
 Germania
27 di 43
 Germania
28 di 43
 Germania
29 di 43
 Germania
30 di 43
 Germania
31 di 43
 Germania
32 di 43
Francia
33 di 43
Francia
34 di 43
Francia
35 di 43
Francia
36 di 43
Francia
37 di 43
 Portogallo
38 di 43
 Portogallo
39 di 43
 Portogallo
40 di 43
 Portogallo
41 di 43
 Portogallo
42 di 43
 Portogallo
43 di 43
 Portogallo
E' stata la 96enne Araceli Rosario Hidalgo la prima persona vaccinata in Spagna contro il Covid. Si è sottoposta al vaccino nella residenza per anziani a Guadalajara in Castilla-La Mancha dove vive. Subito dopo di lei, è stata la volta dell'infermiera Monica Tapias. Nel Vax Day, giornata altamente simbolica per l'intero continente in lotta contro il coronavirus, tra i primissimi a ricevere il vaccino anche il premier ceco Andrej Babis.   [[ge:kolumbus:tgcom24:26995155]]

Espandi