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Edoardo Zucchetti: "Ecco come sta cambiando il Venture Capital"

Lumen Ventures è la prima SiS in Italia e il primo fondo di Venture Capital vigilato con sede principale a Roma che investe in startup Early Stage ad alto potenziale di crescita con caratteristiche tecnologiche e innovative

Si tratta della prima Società di Investimento Semplice in Italia ad essere stata autorizzata dalla Banca d’Italia, nonché del primo operatore di Venture Capital vigilato con sede nella Capitale. A raccontare a TgcomLab com'è nata e come vuole crescere Lumen Ventures è uno dei partner, Edoardo Zucchetti.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?
La mia esperienza nel settore è iniziata lavorando molti anni in Africa Sub-sahariana, un continente che può essere considerato una grande startup nella fase iniziale. In seguito a Londra ho incontrato Davide Fioranelli, già amico di lunga data, e l’ho affiancato nello sviluppo di Freetrade, il primo stock broker a zero commissioni in UK dedicato ai Millennial. La dicotomia africana tra tecnologia e arretratezza unita al frenetico e competitivo ecosistema londinese sono state il catalizzatore del mio ritorno in Italia dove vorrei portare il bagaglio di esperienze maturate e metterlo a disposizione della ripartenza del Paese dopo la grave emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
 

Qual è l'elemento di forza della società?
Lumen Ventures è la prima SiS in Italia e il primo fondo di Venture Capital vigilato con sede principale a Roma che investe in startup Early Stage ad alto potenziale di crescita con caratteristiche tecnologiche e innovative. Il nostro punto di forza risiede nella sinergia tra diverse generazioni all’interno del fondo; un management team giovane con esperienze nazionali e internazionali nel lancio di startup e nell’attività di VC, supportato dalla guida di figure professionali di grande esperienza: dal comitato di investimento composto da esperti autorevoli nei principali settori di interesse del fondo, allo studio legale internazionale Gianni&Origoni, fino al Presidente del CdA ricoperto da Rita Laura D’Ecclesia, Professore Ordinario di Asset Pricing e Metodi Quantitativi presso la Sapienza Università di Roma.
 

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?
L’esperienza startup richiede forza di volontà ferrea, capacità di adattamento costante e competenze trasversali oltre che una profonda conoscenza del mercato di riferimento del prodotto o servizio innovativo. Consiglio agli imprenditori che vogliono avviare la propria iniziativa di non sottostimare gli sforzi e i sacrifici necessari. Troppi commettono l’errore di confidare nella classica narrativa startup costellata di exit miliardarie e razzi verso il cielo: le statistiche sono impietose e il percorso, che porti al successo o meno, è totalizzante; si tratta di devolvere tutto il proprio tempo e le proprie energie alla buona riuscita del progetto in un percorso che dura diversi anni nonostante le possibilità di riuscita siano esigue.


Il  Venture Capital italiano è stato danneggiato dall’emergenza covid 19?
Le startup hanno subito un duro colpo ed è importante supportare progetti innovativi per la ripartenza. Il Venture Capital ha registrato rinnovato interesse come strumento per finanziare e supportare le imprese innovative nelle prime fasi durante la fase di rilancio dell’economia. In Italia già da diversi anni è chiara l’esigenza di adeguarsi alle linee guida internazionali per rimanere competitivi e interrompere la fuga di competenze dal Paese. L’emergenza sanitaria ha accelerato il processo, già in corso prima della pandemia da covid 19, di riforme, finanziamenti e agevolazioni legati all’ecosistema startup e al Fintech. L’autorizzazione di Lumen Ventures è un segnale positivo nella giusta direzione e siamo orgogliosi di poter partecipare al cambiamento che porterà il Belpaese alla frontiera dell’innovazione.

Come si tiene aggiornato?
Testate giornalistiche di settore e non sono utili per rimanere informati sui trend tecnologici, operazioni M&A, quotazioni in Borsa e altri indicatori utili all’attività. Tuttavia il principale veicolo di informazione sono le persone: l’ecosistema startup in Italia è ricco di imprenditori, investitori e istituzioni che hanno in comune un grande talento e competenze verticali di altissimo livello. Le interlocuzioni con questi attori sono l’abbrivio per gli approfondimenti che mi permettono di essere aggiornato sulle ultime novità ma soprattutto di dare uno sguardo a quello che potrebbe essere il futuro di un determinato settore.

Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?
Ho 29 anni. Condivido il mio tempo libero con la famiglia e gli amici. Ho da poco scoperto il Padel.

Ci racconta un episodio importante per la sua attività?
Avviare startup in Africa, dove è più semplice connettere digitalmente centri urbani eterogenei per mancanza di infrastrutture primarie che in Occidente possiamo dare per scontate è stata l’esperienza più impegnativa e stimolante della mia vita. Può sembrare controintuitivo ma nei paesi meno avanzati l’adozione di nuove tecnologie avviene su larghissima scala e molto rapidamente. Risulta più praticabile adottare un sistema che permetta alla popolazione di trasferire valuta tramite smartphone piuttosto che dislocare geograficamente le infrastrutture necessarie a un’istituzione bancaria per essere presente sul territorio.

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