"Più dosi alla Germania", polemiche sulle quote dei vaccini | Ue e Speranza: "Distribuiti in base alla popolazione"
Oltre 151mila fiale ai tedeschi a fronte delle 9mila italiane. Alla Francia il doppio di Roma: "Così va in tilt il sistema delle quote", è l'accusa
La speranza del Vax Day europeo si macchia di polemiche. Bruxelles aveva garantito quote simbolo per tutti gli Stati membri per la giornata europea delle vaccinazioni anti-Covid. Ma, stando ai numeri, così non è stato. Se all'Italia sono state consegnate dalla Pfizer 9.750 fiale, alla Francia ne sono arrivate il doppio per il 27 dicembre. Ma la bufera si abbatte su Berlino. "Alla Germania sono state date oltre 151mila fiale, così va in tilt il sistema delle quote", è l'accusa. Ma sia l'Ue che Roma si difendono: "Dosi in base alla popolazione".
La polemica - La prima giornata di vaccinazione, dunque, non poteva trascorrere senza polemiche. L'avvio della campagna, che dovrebbe durare per quasi tutto il 2021, ha scatenato subito una raffica di critiche per il numero di dosi riservate in questa prima fase all'Italia. Dopo una gestione della pandemia non sempre all'insegna dell'unità, inoltre, l'Ue ha potuto festeggiare - almeno come momento simbolico - un avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 non del tutto scattato all'unisono. Germania, Slovacchia e Ungheria, infatti, hanno bruciato gli altri sul tempo, somministrando le prime dosi già sabato.
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I numeri - La Germania, dove, a Magonza, ha sede la Biontech, ma dove comunque il farmaco è arrivato dallo stabilimento Pfizer belga di Puurs, ha ottenuto 151.125 flaconcini: 9.750 per ciascuno dei suoi 16 Stati regionali, eccetto il più piccolo - Brema - che ne ha avuto la metà. Lo stesso numero, 9.750 - e su questo ha trovato terreno fertile la polemica - è quello delle dosi consegnate a molti Stati europei, Italia compresa. E' la quota avuta, per esempio, da Spagna, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Slovenia. Esattamente il doppio, invece, sono quelle arrivate in Francia: 19.500.
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La precisazione di Arcuri - Ma dall'ufficio del commissario italiano per l'emergenza Domenico Arcuri hanno negato che esista "alcuna discriminazione" nei confronti dell'Italia. Per il Vax Day, sostengono, la Germania avrebbe avuto "11 mila dosi" e "le 150mila consegnate fanno parte delle forniture successive", che nel nostro Paese arriveranno a partire da lunedì 28 con un piano di distribuzione che prevede di avere 470mila dosi alla settimana".
La posizione di Speranza e di Bruxelles - A fine Vax Day il ministero della Salute deve chiarire "che, come illustrato nel Piano strategico vaccinazione Covid-19, i contratti con le aziende produttrici dei vaccini sono stipulati direttamente dalla Commissione europea per conto di tutti i Paesi membri dell`Unione".
In particolare, appunto, "ogni Paese riceve la quota percentuale di dosi spettante in proporzione alla popolazione secondo le stime Eurostat. All'Italia e` destinato il 13,46% di ogni fornitura. Questo equivale a 26,92 milioni di dosi dal contratto con Pfizer-Biontech, di cui 8,749 milioni nel primo trimestre".
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Stessa posizione da Bruxelles. I vaccini saranno distribuiti entro dicembre seguendo la quota percentuale di dosi in base alla popolazione. E' quanto confermano fonti della Commissione europea. La distribuzione proseguirà successivamente seguendo lo stesso metodo concordato a livello europeo. Nessun chiarimento è stato, però, fornito sulla quantità di dosi che avrebbe già ricevuto la Germania.
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