Covid, Silvio Berlusconi: "Non credo nei governi tecnici"
Il leader di Forza Italia: "Per il bene del Paese siamo a disposizione per collaborare con l'esecutivo attuale, anche se non ci piace"
"Se farò il vaccino? Certamente. Sono disposto anche a farlo pubblicamente". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Rispetto poi alla tenuta dell'attuale esecutivo, ha sottolineato: "Deciderà il Capo dello Stato se tornare al voto. Però non credo nei governi tecnici e non vedo un nuovo governo all'orizzonte. Per il bene del Paese siamo a disposizione per collaborare con l'esecutivo attuale, anche se non ci piace".
In un'intervista a Il Messaggero, il leader di Forza Italia ha ribadito come l'atteggiamento del partito abbia consentito di ottenere nella Legge di bilancio "diversi risultati importanti".
Per quanto riguarda la volontà di Forza Italia di procedere col Mes, che si scontra col parere di Lega e Fratelli d'Italia, Berlusconi ha affermato: "Non è un problema per la coalizione. Fare sintesi è responsabilità di chi guida l'esecutivo, dove su questa materia mi pare che prevalgano i veti grillini. Non siamo un partito unico proprio perché siamo diversi, anche per stile. Noi non avremmo mai dato vita a comportamenti come quelli accaduti venerdì in Senato".
Sul Recovery Fund, Berlusconi riconosce che "Conte è certamente abile nelle relazioni personali, ma il Recovery nasce fondamentalmente dall'impegno del Ppe".
Il presidente di Forza Italia ha parlato poi delle prossime comunali a Roma: "Bertolaso rappresenta un'assoluta eccellenza, un uomo che ha dimostrato grandi capacità nelle situazioni più difficili. Il nostro partito da sempre considera il futuro di Roma decisivo non solo per i romani, ma per l'intero Paese. Fin dal 2009 fu il nostro governo a varare la legge per Roma Capitale e oggi in Parlamento è depositata una nostra proposta di legge costituzionale per dare a Roma uno status simile a quello delle altre grandi capitali europee. Credo che i soldi del Recovery Fund vadano investiti sull'avvenire dei giovani, ma dovrà esserci un occhio di riguardo per Roma Capitale e per il Mezzogiorno".
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