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Tiziano Ferro e la sua omosessualità: “Omettere mi ha dato il tempo di capire chi ero"

A "Verissimo" il cantante parla anche dei problemi, ormai superati, con l’alcol: "A 34 anni il mio fegato era al limite della cirrosi epatica”

"Io non mento mai, al massimo ometto. L’omissione mi ha dato il tempo di capire chi ero". A parlare è Tiziano Ferro che a "Verissimo" ha raccontato del tormentato percorso che lo ha portato al coming out. "Avevo vent'anni e non sapevo nulla - ha svelato il cantante - provavo a capire, mentre tutti me lo chiedevano". "Io non ce l'ho con nessuno - ha spiegato l'artista nato a Latina e che da qualche anno vive con il marito negli States - sono cresciuto in una società che non era ancora pronta a certe cose, quindi non porto rancore nei confronti di chi da bambino mi bullizzava".

Tiziano Ferro ha poi voluto parlare dei suoi problemi con l'alcolismo. "Quando ho iniziato a bere pensavo fosse giusto, non mi consideravo un alcolista, poi dopo è iniziata la dipendenza fisica". Una condizione difficile quella del cantante che non riusciva a mettere un freno alla sua dipendenza perché per primo non la riconosceva neppure: "Il mio ex compagno mi lasciò perché disse che avevo un problema". Era il 2014 e dal quel momento Tiziano Ferro, che viveva in Inghilterra, iniziò ad ammettere a se stesso la sua condizione di alcolista.

"A 34 anni il mio fegato era al limite della cirrosi epatica - ha raccontato il cantante che ha aggiunto - ero terrorizzato e ho cercato una struttura di riabilitazione. Il metodo era quello dei 12 passi degli alcolisti anonimi". "È stata la svolta della mia vita", ha ammesso Ferro che a causa dei suoi problemi con l'alcol, in passato, ha "perso fidanzato, amici e anche alcuni lavori". 

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