Buon 2021!

Capodanno: i riti della mezzanotte per “aiutare” la buona sorte

Dopo un anno difficile come quello che sta per concludersi, ripassiamo le tradizioni che propiziano la fortuna per l’anno nuovo

Il 2020 sta finalmente per concludersi e di certo non lo rimpiangeremo. Dato che, negli ultimi dodici mesi, abbiamo sopportato fatiche e sofferenze di ogni genere, forse non è male ricorrere a qualche rito propiziatorio e scaramantico per dare una mano alla buona sorte, nella speranza che finalmente ci tocchi qualcosa di buono. Intanto, secondo la strategia per cui “non è vero ma ci credo”, ecco come fare per cercare una spintarella alla fortuna, secondo tante diverse tradizioni da tutto il mondo e senza però perdere di vista le precauzioni anti-Covid. 

BACIARSI SOTTO IL VISCHIO - Peccato che quest’anno, gli abbracci e i baci siamo altamente sconsigliati, causa coronavirus, a meno che l’amato bene non possa esibire un recentissimo tampone negativo o, meglio ancora, non sia stato in lockdown rigoroso insieme a noi.: baciarsi sotto il vischio è  una tradizione molto antica e diffusa, promette la fioritura di un nuovo amore e garantisce una vita lunga e felice a una storia che già nata. In ogni caso meglio evitare: fermiamoci alla prima parte della tradizione, di origine druida: possiamo donare un rametto di vischio alla persona del cuore, come simbolo di un sentimento intenso e passionale, da appenderlo a una porta per tenere lontani gli spiriti maligni dalla casa. 

COSA INDOSSARE – Anche se quest’anno non ci saranno veglioni e feste, nulla ci impedisce di indossare biancheria rossa, dall’elevato potere scaramantico.  Il rosso indossato sotto i vestiti, secondo le leggende avrebbe il potere di scacciare le streghe e le maledizioni che queste possono scagliare sulle parti intime. Nel frattempo, accontentiamoci di sperare che il rito possa aiutarci a tornare presto a incontrare liberamente il nostro o la nostra partner, se il lockdown ci ha imprigionati in case diverse. Secondo altre tradizioni, invece, la mattina del primo giorno dell’anno chi indossa almeno un indumento nuovo di zecca si propizia la buona fortuna per il nuovo anno. 

DA MANGIARE – I riti scaramantici legati al cibo sono innumerevoli. Ad esempio, nel menù di San Silvestro non devono mancare lo zampone (o il cotechino) con le lenticchie: questi piccoli legumi hanno la virtù di propiziare i guadagni, l’afflusso di denaro e la prosperità. L’origine di questa convinzione viene dalla loro forma, simile a piccole monete; secondo altri, il loro potere portafortuna e legato alla loro proprietà di favorire i transiti intestinali, da sempre considerati simbolo di abbondanza e di prosperità economica. Anche la melagrana è di buon augurio: è simbolo di fertilità e buona sorte in virtù del suo colore rosso e della sua forma che la fa assomigliare a uno scrigno pieno di cose dolci e buone. Infine, se vogliamo seguire le tradizioni degli spagnoli, teniamo in tavola qualche grappolo di uva e mangiamone dodici chicchi mentre scoccano i rintocchi della mezzanotte: denaro e prosperità dovrebbero essere garantiti per i dodici mesi successivi. In Estonia c'è anche la consuetudine di mangiare sette volte nel giorno di Capodanno per assicurarsi forza ed energia nell'Anno Nuovo. Meno impegnativa per lo stomaco è l’usanza delle Filippine di mangiare frutta rotonda: per lo meno si tratta di cibo salutare!
 

I BOTTI – La consuetudine di sparare petardi e fuochi artificiali per accogliere il Nuovo Anno facendo quanto più rumore possibile è una tradizione che nasce dalla volontà di spaventare e quindi di scacciare gli spiriti maligni, cedendo il posto alla buona sorte. Gli spettacoli pirotecnici sono belli e divertenti da ammirare,  ma vale sempre il consiglio di essere molto prudenti e lasciare la mansione a chi è del mestiere: maneggiare materiale esplosivo è sempre molto pericoloso, soprattutto per i bambini.  

DALL’IRLANDA PANE E SALE – In Irlanda le consuetudini vogliono che si accolga il nuovo anno regalando un sacchetto di sale agli amici, come pegno di buona fortuna, mentre l’anno che finisce viene scacciato lanciando a tutta forza una pagnotta contro il muro. Considerato come sono andate le cose nel 2020, il lancio sembra del tutto giustificato: è un gesto liberatorio con cui potremo anche scaricare un po’ di collera repressa. 

ROMPERE I PIATTI – Sempre restando in tema di decompressione della collera, potremmo fare nostra la consuetudine di rompere piatti vecchi scagliandoli a terra o contro una parete. L’usanza ha lo scopo di cacciare i demoni ed è molto diffusa nel Meridione d’Italia, ma è consuetudine, a sorpresa, anche della assai più compassata Danimarca.  L’unica accortezza è accertarsi di non fare male a nessuno. 

FALÒ E FUOCHI VOTIVI - Il fuoco è un elemento di purificazione fin dalla notte dei tempi: per questo sono molte le culture che saluto l’anno che finisce e quello che sta per cominciare con fuochi e falò rituali. In Russia si usa anche scrivere su desiderio su un biglietto e bruciarlo nel camino di casa intorno alla mezzanotte per vederlo avverarsi. L’usanza dei falò votivi è un retaggio dalla cultura contadina e di antiche tradizioni pagane, in cui si bruciava ciò che è vecchio e doloroso per lasciare spazio e accogliere le cose nuove che arriveranno. Nella speranza che siano migliori di quelle che lasciamo. Considerando il carico di fatica e di sofferenze del 2021, c’è davvero da augurarselo.