"The Dark Knight", "Grease", "The Blues Brothers", "Shrek", "The Hurt Locker", sono alcuni dei 25 film che entrano a far parte della storia diventando tesoro culturale in Usa. L'elenco dei titoli, pubblicato dalla Biblioteca del Congresso, è stato inserito nel National Film Registry per il valore delle singole pellicole, giudicate culturalmente, storicamente o esteticamente significative.
Finora sono 800 le pellicole inserite nel National Film Registry. Come regola, ognuna deve avere almeno dieci anni di vita. Ogni anno vengono aggiunti 25 film, ed entrare a far parte della lista per ognuno di essi vuol dire essere preservato sotto i termini del National Film Preservation Act del 1988.
Quest'anno nell'elenco sono finiti un numero record di film diretti da donne o registi di colore, rispettivamente nove e sette. Tra questi "Suspended Sentence" (1913) e "The Hurt Locker" (2008) di Kathryn Bigelow, l'unica donna ad aver vinto un Oscar come miglior regista. Regia al femminile anche per "Bread, film muto statunitense del 1918, "With Car and Camera Around the World" (1929), "La preda della belva" del 1950. Due film del 1982 "Losing Ground" e "Illusions" sono stati diretti da due registe afro-americane.
"Includendo una varietà di registi non stiamo solo cercando di stabilire dei record bensì anche di dare la giusta versione di fatti riportati incorrettamente mettendo in risalto gli straordinari contributi che le donne e le persone di colore hanno dato al cinema americano, nonostante enormi difficoltà", ha detto Carla Hayden, a capo della Biblioteca del Congresso.
"The Dark Knight" (2008) di Christopher Nolan, tra le altre cose, è stato scelto anche per essere un blockbuster: non a caso nella lista è il film che ha incassato di più a livello mondiale, oltre un miliardo di dollari, anche grazie all'interpretazione di Joker di Heath Ledger. Stesso discorso per "Shrek" (2001) con 484 milioni. La musica è stata anche tra i criteri di selezione di quest'anno, per questo la scelta di "Grease" (1978), "The Blues Brothers (1980), "Buena Vista Social Club" (1999).
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