Firenze, ritrovata una terza valigia con resti umani: appartengono a una donna | Identificato un tatuaggio su un cadavere
La scorsa settimana erano già stati ritrovati due bagagli con parti del corpo di un uomo. I carabinieri indagano
Firenze, il terreno agricolo dove sono state trovate le valigie
I carabinieri hanno trovato una terza valigia con resti umani nello stesso campo alla periferia di Firenze dove, negli ultimi giorni, erano state trovate altre due con parti del cadavere di un uomo. Secondo gli investigatori, i resti di questa terza valigia appartengono a una donna. Il terreno agricolo si trova sotto la superstrada Firenze-Pisa-Livorno che confina con la recinzione perimetrale posteriore del carcere di Sollicciano.
Si dovrebbe trattare di un tronco umano, in avanzato stato di decomposizione. La scoperta è stata fatta lunedì pomeriggio dagli stessi carabinieri del nucleo investigativo di Firenze impegnati in un nuovo sopralluogo per le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ornella Galeotti e partite il 10 dicembre: risale a giovedì il ritrovamento della prima valigia.
Un corpo saponificato dentro una valigia - In quell'occasione era stato il proprietario del terreno a trovarla in mezzo alla vegetazione, lungo l'argine alla base della sopraelevata della superstrada Fi-Pi-Li, mentre stava facendo pulizie nel campo per evitare nuovi problemi di allagamenti dovuti all'acqua piovana. All'interno custodiva, dentro un'altra valigia, avvolto in una specie di telo, il tronco di un uomo, saponificato. Il giorno successivo, l'11 dicembre, la scoperta della seconda valigia, fatta dai carabinieri nel corso di un sopralluogo, trovata a circa 70 metri dalla prima: dentro altri resti umani, per la precisione arti inferiori di una persona, e una specie di giubbotto.
Tutti della stessa persona - Comunque appartenenti, insieme al tronco, secondo i primi accertamenti, allo stessa persona. Morta, in base ai risultati dell'autopsia eseguita sabato scorso, per una ferita mortale alla gola inferta con un coltello. Un dato al momento che è una delle poche certezze di questo macabro giallo. Nulla al momento sull'identità: in attesa di avere qualche aiuto dal Dna, l'ipotesi è che possa trattarsi di un uomo tra i 40 e i 60 anni, bianco.
Decesso molto indietro nel tempo - Ampio al momento anche l'arco temporale a cui far risalire il decesso: da sei mesi a due anni indietro rispetto al ritrovamento dei resti. Poi la scoperta della terza valigia con un secondo corpo o meglio parte di esso, avvenuta, spiegano i carabinieri, "a ridosso della superstrada ove nei giorni scorsi erano state rinvenute" le altre due, a una distanza "di circa 100 metri in direzione Pisa". Come le altre due la valigia, piena di fango, si sarebbe trovata lì da tempo. Finita in quel campo, come le altre due, dopo essere stata gettata dalla superstrada che passa sopra, presumibilmente per così dire in sequenza.
E ulteriori ricerche saranno effettuate nelle prossime ore alla ricerca di un'eventuale quarta valigia nascosta tra la vegetazione di quel terreno: a logica dovrebbe contenere ciò che manca dei resti del secondo cadavere. Intanto, sempre a logica, ragionano gli investigatori, le due morti dovrebbero collocarsi in uno stesso contesto delittuoso. Avvolto al momento dal più fitto mistero.
Una delle vittime aveva tatuaggio - Gli inquirenti hanno impiegato molto tempo per iniziare a ricostruirne i profili proprio perché i corpi sono stati sottoposti a processo di sanificazione. Tra le tracce emerse, un tatuaggio sull'avambraccio dell'uomo, che era di carnagione chiara e di età tra i 40 e i 60 anni. E' stato ucciso con un'accoltellata alla gola. Proseguono le ricerche dei carabinieri, anche con l'impiego di cani molecolari, nel terreno adiacente il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, dove è stata ritrovata la terza valigia contenente resti di una donna. Obiettivo degli inquirenti è ritrovare i resti mancanti della seconda vittima, svolgere ulteriori approfondimenti e anche appurare se ci siano ancora valigie nella zona.
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