Usa 2020, la Corte Suprema respinge il ricorso per ribaltare la vittoria di Biden | Trump ai suoi: continuate a combattere
L'istanza era stata presentata dal Texas e sostenuta dall'Amministrazione uscente, ma dopo il verdetto raffica di tweet del tycoon che non si arrende: "Un enorme e vergognoso fallimento della giustizia"
La Corte Suprema americana ha respinto il il ricorso del Texas, sostenuto dall'amministrazione Trump e da un'altra decina di Stati, in cui si chiedeva di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre, che hanno dato la vittoria a Joe Biden. "Continuate a combattere" è l'appello via Twitter del tycoon ai suoi dopo il verdetto.
Il ricorso era stato presentato dal procuratore generale del Texas Ken Paxton ed era appoggiato dall'amministrazione Trump, da 18 Stati Usa e da oltre 100 membri repubblicani del Congresso. L'azione legale era contro le modifiche alle procedure di voto nelle ultime elezioni in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, e si chiedeva di bloccare i voti del collegio elettorale in questi quattro Stati e di rinviare la riunione del 14 dicembre in cui lo stesso collegio è chiamato ad eleggere formalmente il presidente.
Nel ricorso si accusavano i dirigenti dei quattro Stati di non aver protetto dalle frodi il voto per posta. Il Texas chiedeva quindi di non contare i loro 62 voti nel collegio elettorale, facendo così scendere Biden, che ha totalizzato 306 voti, sotto la soglia del quorum necessario (270 voti).
La reazione di Trump dopo il verdetto - Dopo la sentenza della Corte suprema che ha bocciato il ricorso elettorale in Texas, Trump si scatena su Twitter. E ribadisce che è stata "un'elezione truccata!", invitando i suoi sostenitori a "continuare a combattere". Il presidente uscente sostiene quindi che "74 milioni di americani (un record) hanno votato per Donald Trump e ancora non credono all'esito di questa elezione...". Il tycoon aggiunge che si tratta di "un enorme e vergognoso fallimento della giustizia. Il popolo degli Stati Uniti è stato truffato e il nostro Paese disonorato".
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