"Romagna mia, Romagna in fiore. Tu sei la stella, tu sei l'amore. Quando ti penso, vorrei tornare Dalla mia bella, al casolare. Romagna, Romagna mia. Lontan da te non si può star!". E' forse una delle canzoni italiane più conosciute del mondo, ed ora "Romagna mia", il valzer firmato nel 1954 da Secondo Casadei (sulla parternità del testo la questione è però ancora aperta) e che grazie al nipote Rauol è diventato un successo internazionale, potrebbe finire anche nelle aule scolastiche italiane.
La proposta di legge - E' stata presentata il 3 novembre una proposta di legge per chiedere il riconoscimento della canzone "quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica". Il testo, primo firmatario il deputato leghista Jacopo Morrone, propone anche di insegnarla nelle "scuole di ogni ordine e grado".
La reazione della famiglia Casadei e quella dei social - Come ha accolto questa proposta la famiglia Casadei? Mirko, figlio di Raoul, interpellato dal "Quotidiano nazionale" ammette qualche perplessità: "Non credo che Romagna mia abbia bisogno di una promozione di stampo politico per essere esattamente quello che è, ossia un inno popolare patrimonio di tutti e noto in tutto il mondo, che ha avuto ed ha tuttora una sua vita indipendentemente da chi voglia strumentalizzarla". Dal giorno della presentazione della proposta di legge inoltre sui social è partito il dibattito sull'opportunità di depositare il testo in un momento in cui il Parlamento è impegnato a discutere leggi più urgenti con l'Italia nel pieno della seconda ondata della pandemia di Covid-19.