I 20 anni del Laboratorio

Volvo, test estremi per migliorare le tecnologie di sicurezza

Obiettivo: salvare vite umane. Il Centro per la Sicurezza di Volvo Cars compie 20 anni

Obiettivo: salvare vite umane. Il Centro per la Sicurezza di Volvo Cars compie 20 anni. Il laboratorio di test sugli incidenti automobilistici fu inaugurato nel 2000 alla presenza del Re di Svezia Carlo XVI Gustavo e ancora oggi è uno dei più avanzati ed efficienti al mondo.

Il rapporto del costruttore svedese con il tema della sicurezza stradale è sempre stato molto forte. Risale a molti anni prima che il laboratorio venisse fondato, perché già dagli anni 50 del secolo scorso Volvo si è fatta apprezzare per la sensibilità al tema. A lei dobbiamo lʼinvenzione delle cinture di sicurezza, ma Volvo è stata pioniere anche nel campo dei crash test con manichini, secondo standard e regole che sono poi state implementate a livello globale. Le ambizioni non si fermano: Volvo punta a un futuro in cui il numero delle vittime e dei feriti gravi in strada possa azzerarsi.

Il laboratorio che compie 20 anni è una struttura multifunzionale, che consente agli specialisti in sicurezza di Volvo Cars di ricreare innumerevoli situazioni di traffico e incidenti. È costituito da due piste lunghe rispettivamente 108 e 154 metri, la prima è mobile e può essere posizionata in modo da creare angoli compresi tra 0 e 90 gradi, così da effettuare crash test con angolazioni diverse e simulare uno scontro tra due auto in movimento, a velocità variabili da zero a 120 km orari. Unʼenorme barriera di sicurezza, pesante 850 tonnellate ma spostabile con lʼausilio di cuscini dʼaria, serve per testare impatti frontali, posteriori e laterali.

Allʼesterno del laboratorio cʼè poi tanto spazio per eseguire test estremi, tipo ribaltamenti e uscite di carreggiata. Quel che vediamo nel video è proprio un test estremo: due grandi Volvo sacrificate per valutare sia gli effetti sulla carrozzeria di una caduta dallʼalto che le competenze e abilità per il recupero e salvataggio delle persone intrappolate. Le nuove Volvo sono state fatte cadere da unʼaltezza di 30 metri per simulare lʼingente livello dei danni a seguito di un incidente molto grave.

Gli ingegneri Volvo registrano tutto e analizzano i dati. Ci sono tantissimi sensori sparsi tra vetture, manichini e barriere, e decine di telecamere in alta definizione per registrare i test da ogni angolazione. “Qualunque sia lo scenario, possiamo ricrearlo qui al Centro per la Sicurezza di Volvo Cars e analizzarlo in dettaglio”, spiega il responsabile Thomas Broberg. Laboratorio che ora si sta attrezzando per eseguire in sicurezza anche crash test con auto elettriche, il futuro a breve del brand. Perché i test non servono per avere un bel voto, ma per scoprire i punti deboli di una vettura e sviluppare le tecnologie per renderle più sicure.