Da giovane è stata una delle donne più belle mai apparse sullo schermo. Invecchiando, Virna Lisi ha saputo mantenere il fascino che l'ha contraddistinta riuscendo anche a evolversi in maniera straordinaria nel corso della sua carriera - diventando non solo più brava ma anche consapevole del suo ruolo di attrice.
Nata l'8 novembre 1936 a Jesi (Ancona), debutta nel cinema giovanissima, prendendo inizialmente parte a diversi film partenopei: da "E Napoli canta" a "Desiderio 'e sole", da "Piccola santa" a "Luna nuova". La sua bellezza si adatta molto ai film in costume, come "Caterina Sforza, leonessa di Romagna" (1958) di G. W. Chili e "Romolo e Remo" (1961) di Sergio Corbucci.
Virna Lisi conosce anche una parentesi hollywoodiana che si rivela tuttavia un'esperienza limitata, tesa a sfruttare esclusivamente le sue doti di bionda platinata. Dal 1865 al 1970, invece, l'attività in Italia è molto ricca e le permette di migliorarsi sempre più. "Le bambole" di Dino Risi, "La donna del lago" di Luigi Bazzoni, "Oggi, domani e dopodomani" di Eduardo De Filippo, "Casanova 70" di Mario Monicelli, "La venticinquesima ora" di Henri Verneuil e "Barbablù" di Luciano Sacripanti sono solo alcuni esempi di una carriera in continua crescita.
A partire dalla metà degli anni '80, Virna Lisi si rilancia dopo un decennio, quello degli anni '70, più diradato in termini di lavoro cinematografico, grazie ad alcune significative prove offerte in sceneggiati televisivi. Con l'interpretazione di Caterina De' Medici nella "Regina Margot" (1994) di Patrice Chèreau vince il Nastro d'argento e il premio come miglior attrice a Cannes. Seguono "Va' dove ti porta il cuore" (1996), la mini serie TV "Deserto di fuoco" (1997) e i film tv "Cristallo di rocca" (1999) e "Balzac" (1999).
Virna Lisi si spegne all'età di 78 anni il 18 dicembre 2014. Per ricordarla a cinque anni dalla sua scomparsa, ecco il momento in cui è stata premiata ai Telegatti del 1990 proprio per una delle sue interpretazioni televisive: "E se poi se ne vanno?"