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Covid, Valle d'Aosta contro il governo: ok a legge anti Dpcm, il Pd si astiene

La Regione ha inoltre fatto sapere che impugnerà l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha riclassificato in zona arancione il Piemonte, la Lombardia e la Calabria, lasciando la regione alpina in zona rossa

Dopo le tensioni con il governo sulla zona rossa e sullo stop degli impianti sciistici, la Valle d'Aosta rivendica la propria autonomia con una legge regionale. Sul ddl, approvato con 28 voti a favore e 7 astensioni, la maggioranza di centrosinistra si è divisa: gli autonomisti hanno votato con la Lega e Pour autonomie mentre i progressisti, insieme al Pd, si sono astenuti. Intanto Boccia ha chiesto di revocare l'ordinanza che ha riaperto i negozi.

Nel botta e risposta tra esecutivo e Regione, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha invitato il presidente Erik Lavevaz a revocare l'ordinanza con cui martedì ha disposto la riapertura dei negozi di prossimità, in deroga alla zona rossa in cui la regione ancora si trova.  Nella lettera il ministro Boccia ha ricordato "le responsabilità che potrebbero derivare dall'applicazione delle misure introdotte riguardo alla tenuta delle reti sanitarie e alla tutela della salute dei cittadini valdostani".

Di contro la Valle d'Aosta ha fatto sapere che impugnerà l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha riclassificato in zona arancione il Piemonte, la Lombardia e la Calabria, lasciando la regione alpina in zona rossa, ha polemicamente riferito Lavevaz.

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