Nelle linee guida per le festività l'Ue , per evitare l'arrivo di una terza ondata di coronavirus, raccomanderà di valutare di "non permettere la celebrazione delle messe a Natale e, in particolare, di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti". Secondo l'Oms, "la scorsa settimana ha visto il primo calo dei nuovi contagi a livello globale da settembre. E' una buona notizia, ma va interpretata con estrema cautela".
Linee guida Ue: "Cautela e prudenza durante le feste" La messa di Natale, in tempi di Covid, è dunque meglio seguirla in tv o in streaming. Nella bozza delle linee guida sulle misure anti-Covid, Bruxelles insiste sulla necessità di proseguire sulla strada del distanziamento sociale e delle mascherine protettive, consigliando di mantenere il coprifuoco, anche in occasione dell'ultimo dell'anno. Il suggerimento è quello di trascorrere festività all'insegna della "prudenza" e della "cautela" per evitare una recrudescenza delle infezioni.
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Dpcm, le Regioni: "Essenziale il divieto di assembramento"Il divieto di assembramento dovrà essere il "principio cardine" sul quale poi incentrare il nuovo Dpcm, che potrebbe anche prevedere la chiusura dei confini sulle Alpi. E' questo il senso della lunga riunione delle Regioni che si sono trovate in streaming per cercare l'intesa sulle linee guida da portare sul tavolo del governo quando incontreranno il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, quello della Salute, Roberto Speranza, il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
Zingaretti: "Non ripetere gli errori di questa estate" La conferenza è servita per fare il punto sulle nuove misure in vista delle ferie natalizie, dagli spostamenti alle aperture, dai divieti al coprifuoco. E se qualche governatore spinge per timide riaperture, come quello della Valle d'Aosta che - nonostante la Regione sia considerata zona rossa - ha deciso di riaprire i negozi di prossimità, altri, come quello del Lazio, Nicola Zingaretti, considerano "diabolico" ripetere l'errore di questa estate, quando sentimento comune era quel "liberi tutti" diventato concausa della nuova, pesante, ondata della pandemia.
Restano i nodi spostamenti interregionali e impianti sciistici Dalla conferenza è arrivato, inoltre, l'invito al governo ad autorizzare gli spostamenti interregionali tra zone con lo stesso colore, anche se l'intenzione di Palazzo Chigi sembra essere quella di vietarli dal 19 o 20 dicembre fino alla Befana. L'unica cosa certa, al momento, è l'auspicio per il mezzo via libera agli impianti sciistici. Così come chiesto dalle regioni alpine, e poi anche dall'Abruzzo, le strutture potrebbero essere aperte per gli ospiti degli alberghi e per i possessori di seconde case. Da stabilire la data e le modalità per poter usufruire degli impianti di risalita.
L'Ue non entrerà nella questione degli sport invernali "Le competenze di Bruxelles sono limitate - si sottolinea dall'Ue - e queste sono decisioni che competono agli Stati membri". Vista la spaccatura tra i 27, con l'Austria che, anche se non senza dubbi, intende al momento aprire i suoi impianti sciistici, e l'Italia contraria così come Francia e Germania, la Commissione preferisce non entrare nella questione, ma sollecita al "coordinamento" e "all'informazione reciproca" tra Paesi, soprattutto tra quelli vicini, anche per evitare difficoltà nelle zone di frontiera.
Coprifuoco dalle 22 alle 6 anche durante le feste Sembra ormai assodato, poi, il mantenimento del coprifuoco dalle 22 alle 6 anche per i giorni di festa. Martedì si terrà una riunione straordinaria della Cei, la conferenza episcopale, per fare il punto e programmare le funzioni religiose del Natale, anche tenendo conto dell'invito dell'Unione europea ad evitare assembramenti durante la tradizionale messa di mezzanotte della vigilia.
Scuola, riapertura al 100% solo dopo il 6 gennaio Altro tema caldo è quello della scuola, la cui riapertura al 100% ci sarà solo dopo l'Epifania. Il prossimo Dpcm potrebbe contenere una misura, proposta proprio dal ministero dell'Istruzione, che affida ai prefetti il compito di coordinare, nei rispettivi territori, l'organizzazione del sistema del trasporto legato all'attività scolastica.