in occasione della Giornata mondiale della lotta all’AIDS del 1° dicembre

World Aids Day, Durex insieme ad Anlaids nella lotta contro Hiv e infezioni sessualmente trasmissibili

Al via la seconda edizione di #BastaTantoCosì: la campagna digital per sensibilizzare a una sessualità consapevole

© sito ufficiale

Promuovere l'educazione sessuale e sostenere la cultura della prevenzione contro le infezioni sessualmente trasmissibili: è questo l’obiettivo della campagna digital #BastaTantoCosì, promossa da Durex, leader nel mercato del benessere sessuale e "ambasciatore del sesso sicuro", in collaborazione con Anlaids, prima associazione italiana nata per fermare la diffusione del virus Hiv e dell'Aids in occasione del World Aids Day del 1° dicembre.

La campagna digital #BastaTantoCosì - Arrivata quest’anno alla sua seconda edizione, e presentata in occasione del World Aids Day, l'iniziativa si propone di sensibilizzare sull'importanza di una sessualità sempre più consapevole e protetta, promuovendo l'uso del preservativo come unico dispositivo anticoncezionale in grado anche di prevenire le infezioni sessualmente trasmissibili.

La campagna di Durex, che trova fondamento nel gesto semplice e immediato dell’utilizzo di un preservativo - basta poco, basta tanto così per evitare rischi e proteggersi - si inserisce in un contesto estremamente delicato come quello odierno, nel quale ognuno di noi dovrebbe essere impegnato a utilizzare le massime precauzioni in tutte le situazioni. Ci siamo abituati ad indossare le mascherine, perché non farlo anche con i preservativi?

Al centro dell'iniziativa pensata da Durex in occasione del World Aids Day 2020, la creazione di una special edition di oggetti di protezione di uso quotidiano che, dopo essere stati indossati dall'Ambassador Frank Matano nei giorni antecedenti al 1° dicembre, verranno poi messi all'asta tramite il sito Charity Star. Il ricavato verrà poi interamente devoluto ad Anlaids, già al fianco del brand nella campagna "Safe is the new normal", nata lo scorso giugno per sensibilizzare le persone a non tornare alla normalità precedente al lockdown in termini di abitudini sessuali.

Sempre nell’ambito dell’iniziativa, Durex si impegnerà a effettuare una donazione iniziale di ben 91mila preservativi (mille per ogni anno di storia del brand) ad Anlaids, prevedendo una seconda fase nella quale si arriverà alla donazione di un preservativo per ogni nuovo follower reclutato entro il 1° dicembre dalla pagina Instagram del brand. 

Educazione sessuale vs preservativo: come se la cavano i giovani - L'utilizzo del preservativo, del resto, rimane nel nostro Paese una pratica non ancora pienamente consolidata, anche tra i più giovani. Ne sono un esempio i dati emersi da una recente indagine realizzata da Durex e Skuola.net, su un campione di oltre 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni. Ciò che emerge da questo Osservatorio, infatti, è che solo 1 giovane su 2 utilizza abitualmente il preservativo, con motivazioni molto spesso legate al contesto sociale all’interno del quale essi vengono in contatto con la sessualità.

Il 67% degli intervistati, infatti, prova vergogna nell'acquistare i preservativi, principalmente a causa di un approccio al tema sempre più precoce e meno consapevole (il 73% afferma di aver avuto il primo rapporto tra i 14 e i 17 anni). Tutto ciò, unito al ruolo storicamente debole delle famiglie (meno del 60% è solito parlarne con i genitori, che solo per il 26% consigliano il condom per la prevenzione dalle IST) e alla scarsa diffusione dei corsi di educazione sessuale sul territorio, sempre più richiesti (il 58% inviterebbe medici o esperti) ma fino ad ora ritenuti scarsamente utili (il 35% ha partecipato a corsi nei quali sono stati affrontati argomenti già conosciuti).

Tutto ciò, comporta una maggiore impreparazione sul tema da parte dei più giovani, che non si rivolgono più agli esperti (2% chiede informazioni al consultorio, 3% a sessuologo o psicologo, 5% a ginecologo o andrologo) ma, al contrario, ricorrono a Internet come principale fonte di "educazione e informazione" (il 50% del campione), con il rischio, sempre più alto, di esposizione a fake news e comportamenti sbagliati. Informazione, educazione e attenzione sono quindi i tre elementi più importanti nel contrasto al fenomeno, mai diminuito, delle infezioni sessualmente trasmissibili.