Di Maio: "La patrimoniale non serve, subito una riforma del fisco"
Il ministro degli Esteri: "Un film già visto, questo è il momento di eliminare tante microtasse". Gualtieri spinge per il Mes: "L'Italia vuole l'accordo"
Luigi di Maio dice no all'ipotesi di una patrimoniale aprendo a una riforma del fisco. "Abbiamo già visto questo film nella crisi tra il 2007 e il 2008 - dice il ministro degli Esteri da Zagabria -, quando a qualcuno venne in mente di aumentare le tasse per risolverla e abbiamo scoperto sulla pelle di tanti italiani e tante imprese che andava fatto il contrario. E' il momento di eliminare tante microtasse e fare una riforma del fisco".
"Un film già visto" - Di Maio ha parlato dell'ipotesi patrimoniale al termine del punto stampa congiunto con l'omologo croato Gordan Grlic Radman a Zagabria, in Croazia. Si è detto contrario alla patrimoniale, affermando che "se qualcuno pensa che si può uscire dalla crisi economica aumentando le tasse ci troverà esattamente dall'altra parte". L'ipotesi di introdurre una patrimoniale, per altro, rappresenta un "film già visto".
Gualtieri: "Vogliamo la riforma del Mes" - E' intervenuto anche Roberto Gualtieri spostando però l'attenzione sul Mes e i rischi del sistema bancario. La riforma complessiva del Mes avverrà in contemporanea con l'istituzione della rete di sicurezza al fondo di risoluzione bancaria e a una valutazione più positiva dei rischi del sistema bancario europeo e italiano. Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, precisando che l'iter sarà possibile grazie anche all'iniziativa dell'Italia, che all'Eurogruppo insisterà su questo punto.
No al veto - "Sarebbe un contraddire le indicazioni del Parlamento se il ministro dell'Economia oggi andasse a porre un veto. La mia posizione finale sarà sulla base della discussione", ha aggiunto Gualtieri rispondendo alle domande dei parlamentari sulla posizione che assumerà all'Eurogruppo, chiamato a votare sulla riforma del Mes.
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