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Coronavirus, da lunedì tornano a scuola 719mila studenti | Bonetti: "Da dicembre almeno didattica integrata"

Con il rientro di alcune Regioni (Lombardia, Piemonte e Calabria) in zona arancione si allentano le misure per la didattica a distanza

"La Dad non è scuola": alunni protestano studiando in strada a Torino

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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino
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Gli studenti della scuola media Calvino e del liceo Gioberti protestano contro la didattica a distanza seguendo le lezioni davanti agli ingressi degli istituti a Torino
Sedute al banco in strada, fuori dalla scuola, per protestare contro la didattica a distanza. Lisa e Anita, due studentesse della media Italo Calvino di via Sant'Ottavio, a Torino, hanno deciso di manifestare così il proprio disappunto per la decisione di chiudere le scuole dalla seconda media. Mascherina sul volto, sul banco con libri e quaderni hanno anche un tablet da cui seguono la lezione. "La scuola è il posto più sicuro, vogliamo tornare in aula - dicono - S'impara di più a guardare i professori negli occhi che in uno schermo al computer". "I professori sanno che siamo qua e ci appoggiano - aggiungono le due ragazze - anche perché ci hanno insegnato a credere nei nostri sogni". Anche di fronte allo storico liceo classico Gioberti, accanto alla media Calvino, c'è chi studia con il pc fuori dal portone chiuso. Tra questi c'è Maya, studentessa del terzo anno. "La dad non è scuola. Molti non hanno neanche gli strumenti per seguire le lezioni da casa - dice - E poi manca la socialità". All'appello degli studenti ha risposto il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina che ha affermato: "Sto facendo tutto il possibile per tenere le scuole aperte e permettere anche ai più grandi di rientrare, tenendo conto della situazione epidemiologica".

Grazie al rientro di Lombardia, Piemonte e Calabria dalla zona rossa a quella arancione, da lunedì torneranno in classe 719mila studenti, mentre altri 3.320.958 restano in didattica a distanza. Continuano infatti a seguire le lezioni da casa i 2.734.012 studenti degli istituti della secondaria di secondo grado, oltre a circa 507mila alunni del primo ciclo nelle zone rosse rimaste (Campania, Toscana e Abruzzo) e a 79.995 alunni di seconda e terza media del Piemonte.

Il ministro Bonetti: "Da inizio dicembre almeno didattica integrata" - Intanto però, il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti auspica "un piano di organizzazione dei trasporti locali e dei servizi sanitari dedicati per la scuola che permetta di arrivare già dai primi giorni di dicembre a una forma di didattica quanto meno integrata per le scuola che adesso sono in Dad al 100%". 

Didattica a distanza e in presenza nelle Regioni, i dati - Secondo i conteggi di Tuttoscuola, i 719mila studenti lombardi e calabresi che potranno tornare in presenza, frequentano per la maggior parte le seconde e le terze della scuola secondaria. In Campania, invece, dal 25 novembre sono tornati a scuola solo i bambini della scuola dell'infanzia e della prima classe della scuola elementare; è stato infatti prorogato fino al 7 dicembre il regime di didattica a distanza dalla seconda classe della scuola primaria.

Tra gli alunni che seguiranno le lezioni in presenza ci saranno anche 164.140 alunni con disabilità, mentre altri 97.540, quasi tutti di scuola secondaria di II grado, dovranno seguire l'attività da casa, a meno che non vogliano frequentare anche da soli le lezioni preparate per loro a scuola. Con il rientro in classe degli alunni, non saranno più 362mila i docenti che dai primi di novembre erano stati costretti a seguire i loro alunni a distanza: saranno infatti 331.557 quelli che continueranno a farlo da casa. Saranno in classe anche 110.091 docenti di sostegno, mentre 60.288 loro colleghi seguiranno gli alunni affidati in altra forma.

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